L’amministrazione Biden sta incoraggiando in privato i leader ucraini a inviare segnali di apertura al negoziato con la Russia e ad abbandonare il pubblico rifiuto di impegnarsi in colloqui di pace, a meno che il presidente Vladimir Putin non venga rimosso dal potere.
La richiesta dei funzionari americani non mira a spingere l’Ucraina al tavolo dei negoziati. Piuttosto, si tratta di un tentativo calcolato per garantire che il governo di Kiev mantenga il sostegno di altre nazioni che devono rispondere a elettorati diffidenti nell’alimentare una guerra per molti anni a venire.
Pur condividendo la valutazione delle loro controparti ucraine, secondo cui Putin, per ora, non sarebbe seriamente interessato a negoziati, i funzionari USA riconoscono che il divieto posto dal presidente Volodymyr Zelensky di avere colloqui con Putin ha generato preoccupazione in alcune parti dell’Europa, dell’Africa e dell’America Latina, dove gli effetti dirompenti della guerra sulla disponibilità e sul costo del cibo e del carburante si fanno sentire più nettamente.
“La stanchezza dell’Ucraina è una cosa reale per alcuni dei nostri partner”, ha detto un funzionario statunitense che, come altri intervistati per questo rapporto, ha parlato in condizione di anonimato per discutere di conversazioni delicate tra Washington e Kiev.
Serhiy Nikiforov, portavoce di Zelensky, non ha risposto a una richiesta di commento.
(Fonte: The Washington Post)