di Giuliano Castellino
Per la prima volta nella storia italiana, si sa con largo anticipo chi vincerà le elezioni; del resto se ne parla già da anni e i sondaggi parlano chiaro.
Ma non solo…
Sappiamo pure che la maggioranza sarà assoluta e solida, chi sarà il Presidente del Consiglio, che governo sarà e quale agenda sarà attuata.
Il premier annunciato è Lady Aspen Meloni, garantita e protetta dai poteri forti internazionali, con agli Esteri Berlusconi o Tajani, ministro indicato dalla Nato.
Alla Salute o Rocca (Croce Rossa) o Bassetti, espressione dell’Oms, all’Economia un uomo gradito alla Bce e alla Giustizia una figura che ha contrastato pesantemente il dissenso e con posizioni alquanto ambigue sulla pedofilia: Nordio; naturalmente è stato già garantito un ministero fondamentale per l’agenda di governo: quello della transizione alla tirannia ecologista, qui un solo nome è possibile: quello del verde malthusiano Cingolani.
Insomma: l’agenda di Davos così come fedelmente applicata da Draghi è l’unica possibile per la “politica” italiana, in pieno solco Great Reset.
Ma non sappiamo solo tutto questo, in totale assenza di opposizione, con le sinistre polverizzate ed il deep State spostato a destra, la Meloni già denuncia l’opposizione interna e lo fa su un tema caldo e tanto caro ai padroni globalisti: “Attenzione a Salvini che potrebbe minare la stabilità di governo con posizioni filo russe!”.
Il segnale è chiaro: la Meloni è pronta davvero per il grande salto, non solo vincere le elezioni o andare al governo, cosa già riuscita alla destra (seppur anomala) italiana, ma garantire ufficialmente gli interessi mondialisti in Italia, sarebbe la prima volta per un politico non progressista… e pensare che fino a non molto tempo fa Giorgia si strusciava con ambienti molto vicini a Trump…
La Thatcher de noantri – sottovalutata davvero da tutti, amici e nemici – diventa più realista del re e nemmeno di fronte al fallimento geopolitico e strategico della scelta di seguire Nato e Biden in questa guerra folle e criminale contro Putin e tutto ciò che è russo, Giorgia trova un minimo di amor patrio, a parole sventolato più volte, ormai la sua patria è la Nato.
E così, si prostra ancor di più al padrone-padrino d’oltre oceano, additando (quanto gli piace accusare e fare la spia…) un suo alleato di essere filo russo e addirittura un futuro pericolo per la stabilità del suo governo amerikano.
La destra italiana è pronta!
Vuole identificarsi perfettamente e rappresentare il deep State per la sua prima volta…
Sembra pronta pure ad “assaltare” il Colle cacciando Mattarella e mettendo Draghi!
Ma non solo Putin potrebbe far saltare il banco globalista: Durham lavora ancora e in Italia tremano già da un po’, forse è proprio questa la ragione del cambio cavalli, e poi c’è Trump… Le speranze, anche per il popolo italiano, non mancano.
Se non mi sbaglio il “copasir” e’ in “missione” negli USA per rassicurare il “moribondo” liberismo che il profilo non cambiera’.Per cui cambieranno Speranza con Ronzulli,Bertolaso magari ce lo ritroviamo alla PC…………..la realta’ e’ che stiamo nella Merda piu’ totale,e nessun Trump,verra’ a salvarci.Mons.Vigano’ ha dato le Coordinate,precise,con nomi e cognomi,con una precisione antropologica di rara semplicita’,ha indicato i Demoni da sconfiggere,non da combattere,Sconfiggere!Se li combattiamo li alimentiamo,perche’ e’ del conflitto che si cibano,Se siamo Presenti e “convertiti” all’attenzione,il giullare del demonio non sapra’ piu’ cosa mangiare.