L’opinione pubblica europea (con quella italiana in testa) incassa senza batter ciglio l’ennesimo insulto alla verità oltre che alla propria dignità, in una crisi identitaria e di valori che i media per primi hanno innescato e per la quale non c’è “vaccino” se non quello del contrasto attivo.
La notizia è di qualche giorno fa, ma non è una notizia da poco visto che si tratta d’un qualcosa che ha fatto crollare tutto l’ignobile castello di carte tirato su non solo sulla farsa pandemica, bensì su tutto il conseguente e parallelo impianto criminale che, oltre ad aver distrutto economie, polverizzato imprese e posti di lavoro, ha relegato per mesi in un’assurda apartheid sanitaria milioni e milioni di persone.
Il “fattaccio” in questione, che giornali, televisioni, radio, agenzie e testate on-line al soldo del potere globalista hanno fatto finta di aver mai appreso, si è materializzato lunedì 10 ottobre u.s. al Parlamento europeo, in una seduta dove era stato convocato l’onnipotente CEO della Pfizer, al secolo Albert Bourla, il quale, di fronte ai rappresentanti dei cittadini europei, avrebbe dovuto riferire su alcune strane e ripetute comunicazioni private intercorse tra lui e la Presidente Commissione europea, l’altrettanto onnipotente (e onnipresente) Ursula von der Leyen.
Bourla però di tale convocazione se n’è altamente sbattuto, ma per non sembrare scortese di fronte alla sua “clientela” ha comunque inviato per l’occasione una sua “scagnozza” impersonata nell’occasione da tale Janine Small, che in Pfizer assume la funzione di presidente della sezione commerciale che si occupa dello sviluppo dei mercati internazionali, la quale dubitiamo molto avesse la competenza oltre che l’autorevolezza necessarie per rispondere di fatti che per il suo capo sono “personali”, mentre per noi sono un vero e proprio conflitto d’interessi con tanto d’abuso in atti di ufficio, ma tant’è…
Non sappiamo quanto tale esposizione dei fatti si sia poi sviluppata lassù a Strasburgo, fatto sta che l’imprevisto più o meno improvvisamente si materializza sotto forma di scomodissima domanda che l’eurodeputato olandese Rob Roos rivolge all’emissaria di Bourla, e che molto probabilmente gela anche la Kathleen Van Brempt, Presidente della Commissione speciale sulla pandemia Covid-19, già abbastanza irritata di suo per il due di picche appena calatogli dal gran capo della Pfizer.
Ebbene la domanda di Roos è chiara quanto secca: “Il vaccino Pfizer Covid è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima che entrasse nel mercato? Se no, lo dica chiaramente, se si, siete disposti a condividere i dati con questa Commissione?”.
La Small sarà pure una semplice delegata mandata un po’ imprudentemente allo sbaraglio, ma sa che in quel momento sta rappresentando la multinazionale tra le più potenti, influenti e ricche del mondo, ragion per la quale la lezione l’avrà anche appresa bene ma bugie non ne può comunque raccontare, anche perché sulla base di queste perdere poi centinaia e centinaia di milioni di dollari sulle borse internazionali è davvero un attimo.
Il volto di questa “rappresentante commerciale” di Pfizer si fa dunque visibilmente imbarazzato ma il tono, seppur leggermente stizzito, conserva ancora la caratteristica di chi sa il fatto suo e di chi sa di trovarsi ancora in una botte di ferro, per questo la risposta è la seguente: “Mi chiede se sapevamo che il vaccino interrompesse o no la trasmissione prima di immetterlo sul mercato? Ma no, sa (risatina) dovevamo davvero muoverci alla velocità della scienza per capire davvero cosa sta succedendo sul mercato”.
Affermazione più che lapalissiana questa della Small, la quale, alla domanda sul rapporto tra vaccinazioni e infezioni (ovvero sull’efficacia REALE dei loro sieri) placidamente ribatte: “Nessuno ha mai chiesto notizie certe su questo effetto”.
Il quadro che si è dunque delineato l’altro giorno davanti alla suddetta Commisssione è quantomeno imbarazzante nella sua chiarezza, la Pfizer d’altronde non ha mai affermato che i loro “vaccini” fermassero il contagio (e difatti un’autentica pandemia di vaccinati non si era mai osservata prima) ma al massimo che tali sieri genici sperimentali (perché esattamente di questo si tratta) avessero il potere di mitigare gli effetti gravi dell’infezione.
Queste sono tutte informazioni FONDAMENTALI che i vertici dell’Unione europea non potevano non conoscere, come non potevano non conoscerle i loro governicchi-satellite, primo tra tutti quello del grande liquidatore internazionale l’euroinomane (per dirla alla Prof. Fusaro) Mario Draghi, le cui rasserenanti e convinte parole sui vaccini anti-Covid sono rimaste scolpite a lettere di letamaia falsità oltre che d’infamia nella storia più disgraziata di questo disgraziato Paese.
Cosa abbiano poi comportato anche quelle parole dal 9 Ottobre 2021 ad oggi è un qualcosa che noi Resistenti conosciamo bene, così come le conosce ogni persona che non ha ceduto al ricatto scegliendo di preservare il proprio diritto naturale di poter disporre come meglio crede del proprio corpo, ma neppure di fronte a questo incredibile episodio la (vaccinatissima) opinione pubblica italiana sembra essersi smossa, nulla di nulla!
E si incassa così l’ennesimo pugno sul proprio stomaco nonché sulla propria dignità tra il silenzio prezzolato e complice di questi schifosissimi media, primi tra i primi nemici del Popolo italiano.
Sulla questione ora vedremo (se ci sarà) una reazione da parte del Governo Meloni, che come primissimo ed improcrastinabile atto del proprio mandato ha l’obbligo morale oltre che materiale di abolire l’obbligo vaccinale per il Covid-19, senza se e senza ma!
Per il momento registriamo il fermo NO rifilato alla gran ciambellana di Berlusconi, ovvero a quella Licia Ronzulli alla quale sarebbe tanto piaciuto prendere il posto del suo pari-incompetente Speranza, ma questo da solo non può bastarci a star tranquilli, consci come siamo di tutte le trame di palazzo che ancora si possono ordire in favore di questa inquietante e pericolosa figura, strascico di quella politica che Beppe Grillo nei primi anni 2000 definiva “mignottocrazia”.
Od ogni modo non possiamo ravvisare altre alternative: o il Governo Meloni mette definitivamente FINE all’infame obbligo e ben prima del 29 novembre prossimo (giorno nel quale la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi sulla legittimità costituzionale dell’obbligo stesso), dando così modo a milioni di cittadini d’ottenere giustizia per le inaccettabili discriminazioni che hanno subìto, oppure anche questa diverrà una ulteriore dimostrazione di come l’alternanza dei poteri politici nel Belpaese sia in realtà continuità e contiguità allo sporco potere Globalista che si è ormai impadronito di tutto l’Occidente, con il beneplacito delle masse rese sempre più beote e colpevolmente invigliacchite dalla tecnocrazia e dai suoi strumenti di schiavitù delle coscienze.
Masse che per prime (oltre a quelle di questi miserabili “giornalari” da un tanto al pezzo) dovrebbero reclamare a gran voce le teste delle troppe “virustar” che da 31 mesi a questa parte le raggirano, le insultano e continuano a farlo a suon di “gettoni di presenza” elargiti a profusione dalla televisione pubblica, con la sfacciata complicità di altrettanto vergognosi dirigenti e conduttori per i quali non avremo mai parole che sappiano compiutamente esprimergli tutto il nostro più rabbioso ma sacrosanto disprezzo.
di Pamela Testa
Il misfatto “vaccinazioni Covid ” è stato finalmente ufficializzato al Parlamento europeo ….ma non sui giornali e televisioni di Regime……
Riguardo alle pretese della “Favorita” del momento di Berlusconi….sarebbe una vera iattura se la Meloni acconsentire ad assegnarle il ruolo ministeriale della Sanità….
Bel pezzo, complimenti