L'Italia Mensile

Perché riconosciamo Rizzo come leader del Sovranismo Popolare

A tutto Rizzo!

Intervista a Marco Rizzo
Ideatore e fondatore, con
Francesco Toscano, di Democrazia
Sovrana Popolare, è un militante politico da 50 anni. Figlio di Armando, operaio FIAT, è stato protagonista nel movimento studentesco nella seconda metà degli anni ’70 a Torino. Segretario, parlamentare ed eurodeputato comunista. Giornalista, scrittore, amante della Storia, del cinema e della boxe. Tifoso del Torino.

Domande: 
1 Lei è stato Segretario del Partito Comunista per oltre dieci anni. Poi, ha deciso di creare con Francesco Toscano Democrazia Sovrana Popolare. Perché ha sentito la necessità di fare un nuovo partito e qual è la differenza tra quelli di sinistra già esistenti in Parlamento e Democrazia Sovrana Popolare?

Ho deciso di costruire un nuovo progetto politico perché il mondo sta cambiando rapidamente: da una parte la guerra, che ormai, purtroppo, è la cifra del presente e speriamo non del futuro. Secondo la mutazione profonda della composizione di classe del nostro paese, è ormai evidente i due raggruppamenti che si sono battuti nel secolo scorso, la classe operaia e lavoratrice contro il ceto medio, oggi non sono più avversari, perché entrambi pressati dalla grande finanza e dalle multinazionali. Quest’ultimo dato è di grande rilievo perché l’unità tra ceto medio e classe lavoratrice è l’elemento di una nuova teoria che, appunto, noi definiamo sovranismo popolare.
Non certo per falsa modestia posso dire che la coerenza politica è stata la cifra della mia vita, e sono convinto che i grandi maestri del socialismo oggi comprenderebbero questa analisi e questa linea.

2 Nelle ultime settimane abbiamo visto una chiara collaborazione tra il suo partito e il Generale Vannacci, sta nascendo una sinergia tra estrema destra ed estrema sinistra?

Capisco che sia difficile uscire da questi schemi, ormai desueti e fuorvianti. Ritengo Vannacci un esponente politico a tutto tondo e di certo non di estrema destra, così come la nostra proposta politica di DSP è un progetto che a guarda tutto il popolo italiano, e non ad uno spicchio estremista. Detto questo, non abbiamo nessun problema a confrontarci con chiunque, tanto più sul tema oggi principale: la lotta alla guerra e per la pace. Se Vannacci, generale della Nato, fa un intervento storico al Parlamento europeo chiedendo ai cannoni di tacere, io non posso che essere totalmente d’accordo, e dunque mi confronto liberamente con lui.

3 Qual è il suo giudizio dopo due anni di governo Meloni?

Al di là delle rotture di facciata i temi fondamentali che sono quelli della politica internazionale e quelli economico sociali non sono mutati minimamente. Il premier Meloni ha ricevuto voti e vinto le elezioni come richiesta di cambio profondo, ma ha poi rovesciato la sua posizione rispetto all’Unione Europea, alla Nato, e alla guerra. Non so se, alla fine, questa sua posizione la premierà.

4 Secondo lei in Italia si sta andando realmente verso una dittatura fascista come sostengono gli studenti in alcune università italiane occupate?

Sono davvero stupito come il mainstream riesca ad indirizzare alcuni atteggiamenti di una parte, seppur ridotta, delle nuove generazioni. Oggi l’unico rischio reale che corre la democrazia e quella del totalitarismo globalista e liberista. Non sono due nostalgici che fanno il saluto romano a dover essere definiti un pericolo, bensì le multinazionali, la grande finanza, lo ‘stato profondo’ che ci vogliono portare alla guerra mondiale e all’impoverimento generalizzato dei popoli, privandoli della sovranità, il vero nemico.

5 Elly Schlein è la prima donna a guidare il Partito Democratico, a suo avviso, è il Segretario, o la Segretaria come usa dire oggi, ideale del PD?

Questa disputa sul cambiare e discutere sul maschile femminile mi sembra davvero un’arma di distrazione di massa. Oggi abbiamo tre donne a governare il fondo monetario internazionale la Banca centrale europea e l’Unione Europea. Non ho visto nessun cambiamento, di alcun tipo rispetto alle politiche precedenti. Anzi posso dire che il politicamente corretto mi ha rotto le balle.
Queste sono solo cazzate!
In quanto alla Schlein credo sia del tutto evidente che un partito che non ha la forza di scegliere tra le proprie file la figura del segretario, ma deve andarla a cercare in giro tra i passanti, è presto destinato a scomparire.

6 Conte vs Grillo: che idea si è fatto della diatriba interna al M5S?

Il danno che è stato messo a punto dal movimento cinque stelle nei confronti della partecipazione politica delle persone e enorme. Il tradimento della quasi totalità dei temi giusti che erano stati all’origine del grande successo di questo movimento peserà nel tempo impedendo la partecipazione politica di tutte le persone che potrebbero essere protagonistedel loro futuro. Per quanto riguarda il presente la lotta tra grill conte è un po’ l’eterogenesi dei fini. Un partito nato contro i privilegi della politica, contro i vitalizi si sta di fatto sciogliendo per per una lite tra il fondatore che percepisce un vitalizio di 300.000 € l’anno e cioè di 25.000 € al mese ormai da più di due anni. Davvero incredibile!

7 Cosa pensa dei continui scioperi proclamati in questo periodo dai sindacati?

Lo sciopero, tanto più quello generale, è una cosa seria. Ma va finalizzato a obiettivi di reale difesa dei lavoratori. Ho l’impressione, o meglio la certezza, che il sindacato confederale, a partire da Landini faccia gli scioperi esclusivamente con un obiettivo politico di contrasto al governo di centrodestra. Dove erano Landini e la Cgil quando la Fornero aumentò di cinque anni l’età pensionabile? Fecero uno sciopero di sole quattro ore. Dove erano i sindacalisti quando venne abolito l’articolo 18 e venne introdotto il jobs act? Non fecero nulla, perché governava la cosiddetta sinistra. Un sindacato così serve solo ai sindacalisti e non ai lavoratori.

8 Secondo lei le violenze di piazza contro Polizia e Carabinieri, sono frutto del caso o azioni pianificate?

Ho conosciuto da protagonista negli anni 70 quel periodo di estremo violenza. Molti di noi pensarono davvero che si potesse fare la rivoluzione, evidentemente non conoscendo i reali rapporti di forza nel mondo e nel nostro Paese.
Giovani contro giovani, mentre il vero potere se la rideva.

9 Riguardo ai pagamenti con Pos, lei crede alla notizia che un problema ad un tubo del gas in Svizzera possa bloccare i pagamenti con questo sistema in Italia, se così non fosse cosa suppone?

Sarà sempre troppo tardi quando capiremo che nella digitalizzazione è insita una grande capacità di controllo, tanto più se questo strumento finisce nelle mani di privati, o di una politica sottomessa alla grande finanza. L’informazione purtroppo ci racconta un sacco di balle.
Il tubo del gas in Svizzera fa il paio col battello degli oligarchi occidentali affondati nella baia di Palermo. Ma poco alla volta la gente comincerà a capire che praticamente tutte le informazioni sono false, dalla guerra all’economia. È su questa falsariga che si basa la prospettiva di crescita di una formazione politica come la nostra.

10 Cosa mi dice sul ritornello “ce lo chiede l’Europa” e cosa cambierebbe dell’Unione attuale?

I risultati di quest’Unione Europea sono sotto gli occhi di tutti. All’inizio del 2001 uno stipendio di 2 milioni di lire ti consentiva di fare una vita normale, oggi con 1000 € muori di fame. Tutto quello che è successo non è stato un errore, non è vero che è stata costruita all’unione monetaria prima e ora bisogna costruire quella politica.Tutto quello che è successo faceva parte di un piano per togliere la sovranità alle nazioni sia al ceto medio che la classe lavoratrice. Insomma questa Unione Europea non si può cambiare.

11 Cosa fare affinchè in Italia l’immigrazione sia controllata e gli immigrati realmente integrati?

La nostra posizione è molto chiara. Se nei prossimi anni arrivassero milioni di immigrati, salterà tutto il nostro Stato sociale (e sta già avvenendo), tutte le conquiste che i nostri padri ed i nostri nonni hanno compiuto per noi.
Fallirà la previdenza pubblica, la sanità pubblica, l’istruzione pubblica, il trasporto.
Ci ritroveremo dentro una macedonia schiacciata verso il basso, dove la vita delle persone sarà simile a quella che oggi troviamo attorno alle stazioni.
Sì, proprio così. Avete presente cosa capita nei pressi della stazione Termini a Roma, a Milano centrale od a Torino Porta Nuova, come anche a Napoli e nelle città del Sud?
Ebbene, quella sarà la cifra della vita degli italiani. i super ricchi della grande finanza e delle Élites, invece, vivranno nei club Frecciarossa.
Per impedire questo bisogna bloccare Drasticamente qualunque tipo di immigrazione ulteriore. L’Africa agli africani è la nostra proposta politica. Bisogna cioè intrattenere delle relazioni economiche paritarie tra l’Occidente e l’Africa, in modo tale che quelle popolazioni abbiano, grazie alle loro grandi risorse naturali, un livello di vita accettabile e non siano più spinte ad emigrare.
Questa non è una posizione razzista, bensì un progetto di uguaglianza tra nord e sud del mondo. Purtroppo però, né i governi di centrodestra, né quelli di centro sinistra hanno il coraggio di coltivarlo.

12 Il cambiamento del clima è un fenomeno che deve preoccuparci o è c’è un eccesso di ambientalismo ideologico?

La verità sta nei fatti. Il nostro pianeta ha 4 miliardi e mezzo di vita di anni di vita.
300 milioni di anni fa la terra viveva in era glaciale, cioè era una palla di neve. 50 milioni di anni fa la temperatura media della terra era di 8° più che oggi. L’uomo non era ancora arrivato, solo da 1 milione di anni le persone popolano il pianeta e non hanno alcuna influenza sul cambiamento climatico. Hanno invece una forte influenza sull’inquinamento, che è certamente dannoso per l’ambiente e per le persone stesse.
Ma nessuno dice che il 70% del totale dell’inquinamento del mondo è prodotto dalle prime 100 multinazionali, e tra queste ci sono le forze armate statunitensi che hanno 540 basi militari sparse in tutto il mondo e che obbligano a un consumo straordinario di energia per trasportare merci, bombe atomiche e uomini. Di fronte a questi dati ci rendiamo conto che il cosiddetto cambiamento climatico ad opera degli uomini è un’enorme balla che serve alla riconversione economica proprio di quelli che hanno inquinato il pianeta.

13 Una domanda su Roma: il Sindaco Gualtieri nella sua campagna elettorale assicurava una città pulita, con meno traffico e trasporti all’altezza delle altre capitali europee, secondo lei sta mantenendo le promesse?

Gualtieri è il sindaco peggiore che la capitale abbia mai avuto. Sembra che viva in un altro pianeta: parla, parla ed inaugura monumenti iper tecnologici, fermate digitali dell’autobus, ma non si accorge come vive il popolo romano. Attese medie di 30-40 minuti per un autobus, impossibilità a entrare nei vagoni della metropolitana se non dopo una lotta corpo corpo da giocatori di Wrestling, sicurezza pari a zero circondati da scippatori e borseggiatori che agiscono indisturbati. La groviera delle strade è la normalità, così come la sporcizia nelle zone alberate ed attorno ai cassonetti. Un vero schifo. Ma, mi ripeto, quest’uomo vive in una realtà parallela, in cui si muove con auto, scorta ed autista, nella giungla della realtà.

14 Le guerre in corso, Ucraina/Russia e il conflitto mediorientale, sono un pericolo reale anche per il nostro Paese, per i nostri militari o secondo lei con l’elezione di Trump, ci sarà una maggiore possibilità di pace?

Confido che Trump mantenga col suo mandato presidenziale quello che aveva detto in campagna elettorale rispetto alla pace a partire dall’Ucraina, anche se sono spaventato da alcune affermazioni relativamente a Israele e al popolo palestinese. Noi facciamo parte, anche se a me non piace, di un’alleanza militare che si chiama Nato e di un’alleanza politica che si chiama Unione Europea. l’Ucraina e la Russia, che formalmente sono gli attori in guerra, non fanno parte né dell’una né dell’altra. Non si capisce perché noi, violando l’articolo 11 la costituzione dobbiamo inviare armi e praticare sanzioni. Ci dicono ma c’è un aggressore un aggredito.
Quelli che lo fanno dimenticano la storia, dimenticano il colpo di Stato in Ucraina del 2014. Se anche la loro narrazione fosse vera, per quale motivo noi inviamo armi all’Ucraina e non ad esempio ai palestinesi, o ai siriani, o ancora ai libanesi o infine all’Iraq quando è stato aggredito alla Jugoslavia e via dicendo? Il problema reale è che noi siamo una colonia, l’intera Europa che pagherà principalmente il prezzo di questa guerra è una colonia degli Stati Uniti. O meglio, i gruppi dirigenti dell’Europa tradiscono i loro popoli e li tradiscono nell’economia come nella politica estera, e questo vale per la destra come per la sinistra purtroppo. Per questo serve un nuovo progetto politico improntato, appunto, al sovranismo popolare.

15 “Riprendiamoci le chiavi di casa”, questo è il titolo del suo nuovo libro in questi giorni in libreria, cosa intende con questa frase e quali contenuti del testo può anticiparci? 

Beh, diciamo che i contenuti di questa intervista stanno tutti alla base di questo libro, che con un semplice titolo ricorda l’imperativo per il popolo italiano: “riprendiamoci le chiavi di casa”. Leggetelo e vi renderete conto della forza di questo messaggio.

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