Antonello Cresti
Quando il pensiero dominante soffoca ogni spazio di libertà e la cultura si riduce a mera propaganda, è il momento di un rovesciamento radicale.
“La nostra rivoluzione culturale” non è un semplice invito alla riflessione, ma un manifesto di battaglia contro l’omologazione, un appello alla costruzione di un nuovo “alfabeto della ribellione”.
Attraverso un’analisi implacabile della società dello spettacolo e dei suoi apologeti, come dei suoi falsi oppositori, Cresti invita a riscoprire il potere della cultura come atto di sovranità, non come merce svuotata dal neoliberismo.
È una chiamata a trasformare la passività in azione, il dubbio in metodo, e il pensiero in strumento per riconquistare la realtà.
Con sfrontatezza e lucidità, questo libro è il “blitzkrieg culturale” di cui abbiamo bisogno per riaffermare il primato dell’umanità su ogni tentativo di spersonalizzazione e conformismo.
Non è un libro per spettatori: è un manuale per sovversivi del pensiero.
Sta a noi decidere se rimanere in silenzio o iniziare a costruire una nuova egemonia culturale per il sovranismo popolare.
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