di Andrew Korybko
I quasi due mesi trascorsi dal colpo di stato militare patriottico di fine luglio in Niger sono stati caratterizzati dall’incertezza, mentre la giunta si preparava a un’invasione dell’ECOWAS guidata dalla Francia e l’Occidente si preparava a sradicare completamente la propria influenza da quello Stato geostrategico.
Finora non si è verificato nulla di tutto ciò, ma si è assistito a un leggero mix di questi due scenari.
La pressione regionale è ancora esercitata sulla giunta, mentre l’influenza francese si allontana, ma non c’è stata alcuna guerra e l’influenza degli Stati Uniti è rimasta.