Per La Vera Unità Ci Vuole Tanta Umiltà, Amore Per Il Popolo e Per La Libertà. Rappresentare La Resistenza Significa Abbracciarne Tutte Le Sue Anime. Soprattutto Quelle Più Odiate Dal Regime
di Giuliano Castellino
Una premessa d’obbligo: chi scrive non può essere candidato e non ha mire elettorali.
Nella mia vita avrò votato 4 volte.
Quindi queste mie parole, non sono destinate solo al prossimo 25 settembre, ma alla resistenza tutta.
Da quando Draghi ha deciso di auto-eliminarsi è partita una campagna elettorale completamente diversa dalle altre: si tratta della più veloce e, forse, anche la più anomala della storia della nostra repubblica.
I partiti di regime hanno silenziato in questo modo ogni opposizione e dissenso vero – strategia ieri confermata senza vergogna da Silvio Berlusconi – in quanto le regole di una legge elettorale liberticida rendono davvero “quasi impossibile” la raccolta firme per presentare una formazione che non sia già presente in parlamento.
Se il fronte del dissenso fosse unito e compatto – parliamo di quei milioni di italiani che non hanno creduto alla narrazione criminale e terrorista del covid, che hanno resistito alla vaccinazione di massa e all’apartheid del Green Pass, che si sono opposti alla guerra della Nato, sono stanchi di Ue, Biden e globalismo e non si sono fatti abbindolare dal mainstream – si presentasse UNITO, non solo potrebbe riuscire a presentarsi, ma anche a portare in parlamento una truppa di dissidenti pronti a bloccare il Pnnr, il piano di resilienza, la truffa del piano climatico ed energetico, nuove pericolose restrizioni, la quarta dose, nuove armi in Ucraina e magari fare qualcosa di buono per gli italiani.
Ma ad oggi tutto questo sembra impossibile, o difficilissimo.
Impossibile o difficilissimo perché i cosiddetti “capetti” del dissenso sono tornati a dividere la resistenza in nome di veti e di “anti quello” e “anti quell’altro”, in una logica da “dividi ed impera” tanto cara al regime, che prima del 5 SETTEMBRE 2020 e 9 OTTOBRE 2021 aveva diviso popolo e piazze, rendendo ogni mobilitazione sterile e con numeri “a volte ridicoli”.
Sentiamo ancora Paragone troppo arrogante, eppure dovrebbe essere il primo a fare passi indietro, avendo votato Conte premier, essendo stato eletto con i 5 stelle e avendo votato, poco tempo fa, il piano di transizione ecologica, nuovo cavallo di Troia del globalismo.
Se il buon Gianluigi vuole essere a capo dei dissidenti deve aprire a tutti, con meno supponenza ed avere più considerazione per il popolo delle piazze.
La Cunial continua a preoccuparsi più del passato di alcuni dissidenti che del futuro dell’Italia, dimenticando il suo. Passato da grillina, da esoterica, molto peggiore di quello di chi comunque ha sempre lottato contro il sistema è stato. Senza parlare delle voci che la vedono vicina ai Benetton. Forse mal consigliata o circondata da piccoli cortigiani che ne sanno poco di resistenza e popolo, continua a sembrare sempre molto timida, timorosa e divisoria, più attenta a piacere al mondo radical-chic che al popolo in lotta per la libertà. Il suo albero della vita sembra più un dipinto da comunità hippie che una bandiera di ribellione.
Anche Toscano, di cui ne ammiriamo l’enorme capacità comunicativa e il grande lavoro di sintesi e aggregazione, continua a volte a sposare tesi del mainstrem per attaccare le piazze che secondo lui non sono controllate dalla sua area. Oppure a vantarsi di avere buoni rapporti con questori e polizia. Non è certo con le pacche sulle spalle del regime che si resiste al potere stesso.
Ci spiace, perché ITALIA SOVRANA E POPOLARE è davvero un grande laboratorio di dissidenza, plurale, anti-ideologico, che chiude col ‘900 e guarda al futuro, così come Toscano (al di là di vecchie incomprensioni avute in passato e da parte mie superate!) rappresenta l’uomo di sintesi in grado di coagulare forze ed energie.
Ma non è con il politicamente corretto o con i veti da “ancien regime” che si diventa AUTENTICA DISSIDENZA e si punta alla grande unione ed alla vera PENTECOSTE DI LIBERTA’ che milioni di italiani auspicano.
Toscano ha giustamente accolto Rizzo, da sempre favore ai vaccini, nella grande coalizione del dissenso, perché oggi è il momento di unire tutti e non guardare a ciò che in passato ci ha diviso, ma ciò che oggi ci unisce e domani ci porti alla vittoria.
Poi ci sono tanti e troppi mitomani da solcial, mai visti in piazza in questi 30 mesi. Ma ben vengano tutti purchè spinti dalla volontà dell’UNIONE!
Noi siamo solo che felici nel vedere oggi tantissimi essere contro la tirannia tecno-sanitaria, contro il globalismo, la Nato, Bruxelles ed il capitalismo che uccide sovranità e popoli.
Ma tutti dobbiamo essere umili, rispettosi e smetterla con la logica divisoria degli ANTI!
Per noi sarebbe facile dire che siamo quelli del 9 OTTOBRE, farvi l’elenco di tutti quelli che quei giorni ci SUPPLICAVANO di parlare da quel palco perché 100.000 persone non le avevano mai viste in vita loro, sarebbe facile dirvi che mentre noi eravamo rinchiusi nelle patrie galere – perché il regime doveva tappare la bocca al dissenso libero e senza padrone – altri hanno giocato alla politica.
Ma noi amiamo troppo popolo e resistenza ed oggi tutte queste cose non ci interessano.
Noi chiediamo a tutti di unirsi, di fare fronte unico, di dare una speranza a tutti quei milioni di connazionali che non si sono piegati al sistema, rischiando lavoro e libertà.
Tutto il resto è noia.
Se non lo farete, altro che infiltrati, strategie della tensione, giochi del regime…
La resistenza merita rispetto!