di Giuliano Castellino
In ogni parte del mondo la scelta è stare o con la Palestina o con Israele.
O con la Russia o con la Nato.
O con il globalismo o contro.
E così per tutti i conflitti in atto il problema è sempre una scelta di campo o di posizione.
In Italia, a differenza di altre realtà, assistiamo ad un grande “circo”… con “acrobati ed equilibristi… domatori, donne Cannone, e soprattutto pagliacci”…
Il caleidoscopio del non senso e dell’incoerenza… anima i malcelati tentativi di manipolazione delle coscienze.
Nel nostro “bel paese” la scelta su temi importanti e sostanziali del nostro presente e del nostro futuro vengono ancora consizionate dalle sistemiche di regime e dai pupari di turno.
Per fortuna sempre con più scarso successo.
Cercano di orientare le scelte attraverso caratterizzazioni di campo basate sullo schema della obsoleta contrapposizione “destra – sinistra”…
E pure i due fronti sono l’emblema più significativo del kaos che regna in base agli archetipi delle divizioni del ‘900…
I terribilmente coerenti sono i missini ed i post-missini da sempre a fianco di Washington e Tel Aviv, con la Nato “senza se e senza ma” e con i manganellatori della Polizia amata svisceratamente in stile pinochettiano.
A “destra della destra” regna il la confusione più totale…
Abbiamo chi si schiera con Kiev ed Azov, ma poi inneggia alla Siria, alla Palestina ed al Libano… ma giammai a fianco ad altri filo-arabi che non facciano “saluti romani”.
È sempre quell’inconscio desiderio di essere minoranza che prevale nell’estremismo che si veste di èlitarismo… essere minoranza di una minoranza.
Ma il valzer delle contraddizioni è più che palese ad una lettura obiettiva nei gruppi che si muovono nell’orbita delle “destre a destra”…
Infatti c’è che… se gli arabi vengono in Italia sono pronti a divenire islamofobici.
E sul fronte “sbirresco” si è come sempre ambiguamente contraddittori.
Le “guardie” sono cattive se manganellano l’estrema destra… ma fan bene se picchiano i “rossi”.
Poi ci sono quelli anti-tutto. Anche anti repressione a anti repressori… ma mai in piazza con i comunisti.
Ma se Atene piange Sparta non ride. Anzi.
La sinistra non esiste.
Né con la Palestina né contro.
Sul fronte russo tutti con Kiev, la Nato e Bruxelles.
Tutti uniti contro Putin.
Tranne rarissime eccezioni.
Le sinistre più o meno estreme sono in totale isteria.
Si nutrono ancora e solamente di antifascismo.
Come se a qualcuno oggi in Italia importasse qualcosa di quello successo un secolo fa.
Sarebbe il caso ad onor del vero di prendere atto che tra il popolo oggi trionfa una forte simpatia per Mussolini! Ma questo è un altro discorso…
Sul fronte Medio Oriente invece la sinistra più oltranzista è molto compatta contro il sionismo e l’imperialismo.
Salvo poi a confondersi sventolando bandiere arcobaleno, appoggiando apertamente il globalismo… come gender, femminismo, aborto, woke… ancorandosi all’antifascismo su scelte che, invece, vanno oltre – se non contro – a tutto questo.
Basti pensare che in Palestina, Iran, Siria, Libano, Yemen e nei paesi del fronte della resistenza non esistono leggi abortiste, il divorzio e tanmeno “gay pride” e non sanno nemmeno cosa sia l’antifascismo.
Qua in Italia invece vediamo le bandiere delle lotte anti-americane accompagnate da “Bella Ciao”… ovvero la canzone che accolse, in Italia, l’occupazione ed i carri armati americani.
Insomma, un circo e soliti corto circuiti di chi è ancora schiavo del 900.
I SOVRANISTI POPOLARI sono contro questo “circo” e da anni non recitano nessun “copione” imposto dal regime.
Non siamo né di destra né di sinistra.
Siamo contro le destre e le sinistre.
Siamo contro la Nato, l’Unione europea e il globalismo tutto.
Stiamo con la Russia e con i Brics.
Stiamo con l’Asse delle resistenze contro il sionismo.
Siamo per la libertà e la liberazione dei popoli contro vecchi e nuovi imperialismi.
Siamo cattolici, ma non islamofobici.
Siamo Tradizionalisti e romani, ma stiamo in piazza per Gaza, la Palestina e coerentemente rifiutiamo le derive gender, green e woke.
Siamo contro l’immigrazione in quanto arma capitalista, ma anti-razzisti.
Per questo siamo con la Comunità palestinese in Italia e con il Tricolore siamo in piazza contro il genocidio in atto a Gaza, le bombe ed il terrorismo israeliano.
Siamo liberi e liberatori.
E, facendo un piccolo e banale esempio, ma che può rendere l’idea, applaudiamo gli studenti del Morgagni quando mettono fuori le loro finestre le bandiere della Palestina… li prendiamo a pedate nel sedere quando – avvelenati dal più infame antifascismo – insultano i morti sui muri.
L’unica risposta al kaos imperante ed alle contraddizioni del sistema… autenticamente rivoluzionaria è quella SOVRANISTA POPOLARE.
È tempo di far saltare il tavolo da giuoco sulla pelle del popolo e rovesciare i rapporti di forza.
Voltiamo le spalle a questi “acrobati, pagliacci e commedianti…”
Gli unici pericoli oggi sono guerre, povertà e schiavitù.
Noi urliamo “PACE, LAVORO, LIBERTÀ!”.
Viva il Sovranismo Popolare.
Tutto il resto è noia.
E che Dio ci benedica.