Premessa obbligatoria: massimo rispetto per tutti quei ragazzi che negli anni passati sono caduti per difendere un’idea.
Di fronte all’attuale società di Tik Tok, dei social e del Grande Fratello, solo onore per chi ha lottato e donato il bene supremo della vita o della libertà per la militanza e la lotta.
Dopo mezzo secolo l’Italia sembra ancora ostaggio di retorica e stucchevoli strumentalizzazioni.
Proprio a 50 anni dalla vile e infame strage dei Fratelli Mattei ne abbiamo sentite di tutti i colori.
A Primavalle, in quel lontano 1973, si consumò una delle più terribili tragedie, dove non vennero colpiti e morirono solo militanti politici, ma venne attaccata una famiglia intera e perse la vita un bambino innocente di 9 anni.
Ad essere attaccata fu una numerosa famiglia proletaria di borgata che viveva in una casa popolare di 40 mq.
Fascisti.
Ad attaccare, con fuoco e fiamme, figli della borghesia romana che giocavano alla “lotta di classe”.
A coprire per decenni gli infami assassini magistrati, vertici della Polizia e dei servizi, editori di giornali, salotti radical chic.
A festeggiare intellettuali, borghesi e sciacalli vari.
A Primavalle andò in scena il peggio del peggio della storia italiana, con tutte le sue contraddizioni.
Dopo 50 anni i compagni ancora fanno fatica a dire che quel gesto fu un’infamita’, le parole dell’ex Br Piccioni sono gonfie di veleno e degne del peggior “cattivo maestro” di chi ancora è impegnato a dividere popolo e proletariato con il peggior anti quello e anti questo.
E come sempre se a sinistra sciacallano a destra non si fanno invidiare.
Giorgia Meloni, prima Premier missina, non ha perso occasione per parlare di una superficiale pacificazione.
Ma pacificazione di cosa se siamo ancora una nazione in guerra?
Vogliamo davvero rendere onore alle vittime degli anni 70 e rispetto al dolore delle loro famiglie?
Iniziamo col togliere il segreto di Stato da golpe e stragi.
Col chiarire la responsabilità di Nato, servizi e Gladio su morti, attentati e tutto quell’odio diffuso in quegli anni?
Iniziando da Piazza Fontana…
Passando per la calata di Almirante e Caradonna all’Università di Roma dopo Valle Giulia fino ai golpe falliti o tentati…
Che ruolo hanno avuto Cia, Mossad e “gladiatori” negli anni del terrorismo?
La Nato che partita ha giocato?
Vogliamo davvero la pacificazione?
Smettiamola di utilizzare caduti, rabbia e dolore.
Liberiamo l’Italia dagli occupanti, dalla Nato e dalla guerra.
Torniamo liberi ed indipendenti.
Superiamo lo scontro destra e sinistra, smantelliamo la dittatura capitalista e la tirannia imperialista, edifichiamo una Patria popolare e proletaria.
Allora sì ci sarà vera pacificazione e rispetto verso le vittime di chi ha voluto morte e terrore.