“Caro Carlo Calenda, giacché mi citi spesso, e siccome mi hai anche un po’ stancato, ti rispondo al volo mentre ti rechi nella piazza di Milano. Se esprimi sostegno alla «resistenza del popolo ucraino» però ti opponi a una trattativa immediata con la Russia, il tutto mentre l’Ucraina è un catino di sangue che sprofonda sotto le bombe provenienti da ambo i lati, allora tu sei per la guerra e non per la pace. Quindi lascia stare parole come «libertà». Tu sei semplicemente un furbo per la guerra”.
Secondo il professore: “Basta ricorrere alla logica per capire che tifare per l’Ucraina non equivale necessariamente a tifare per la pace. Sotto il profilo logico, un leader di partito può tifare per l’Ucraina e, nello stesso tempo, può alimentare la guerra con l’invio indefinito di armi pesanti e l’opposizione alla diplomazia”.
Poi cita il presidente degli Stati Uniti: “Un esempio? Biden sostiene la resistenza del popolo ucraino, ma è indubitabilmente un uomo di guerra, mica di pace. Proprio come te.
Siccome esistono tipi diversi di manifestanti, ti chiamerò il «guerra-pacista» per distinguerti dagli altri. Tu sei uno che ricorre alla parola «pace» perché piace. Però tu non c’entri niente con la pace. Tu sei soltanto per la guerra, ma non hai un grammo di coraggio per dirlo e ti nascondi dietro le parole”.
L’analisi. “Questo per quanto riguarda la logica. Per quanto riguarda l’analisi della lotta per il potere politico, la tua manifestazione “guerra-pacista” è fondamentalmente una manifestazione contro la manifestazione di Roma. Chi è pieno di vuoto non partorisce idee originali. Caro Calenda, il meccanismo è semplice”.
Orsini ha spiegato a Calenda cosa dovrebbe fare qualora volesse realmente la pace. “Vuoi la pace? Bene, allora metti nell’agenda del tuo partito iniziative diplomatiche invece di inserire l’invio di armi pesanti con 6 mesi di anticipo sulle spedizioni. Se tu, nel mese di giugno 2022, metti in agenda che invierai armi pesanti a dicembre 2022, allora tu sei un guerra-pacista che usa furbescamente la parola pace per ottenere un duplice risultato. Da una parte, ti inchini a Biden, il che conviene sempre per ambire alle cariche più alte dello Stato e della Nato; dall’altra, speri di prendere qualche voto nell’universo pacifista, soprattutto cattolico”.
Poi ha concluso: “Caro Calenda, risparmiaci le lezioni morali ché tu sei pura convenienza.
Se puoi, evita di citarmi nei tuoi post. Apparire sulla tua pagina Facebook è motivo di imbarazzo. Infine, non ho mai sostenuto il disarmo militare dell’Ucraina, come mi attribuisci, ma quello della tua inutilità”.