IL VANGELO LETTO DA UNA “VESCOVA” . CROCE DI GALLES APRIRA LA PROCESSIONE MULTI-FAITH.
di Antonello Cavallotto
Count down per Operation Golden Orb. E’ questo il nome in codice dell’incoronazione che avverrà domani a Westminster secondo una regia ecumenica degna di un set alla James Bond mercantilisticamente british da mercatino londinese con reliquie di saldi di primavera (spring sale) religiosi davvero eccezionali per il fortunato e non più giovane Windsor erede di Enrico VIII amante di quella Anna Bolena, la storia è nota, che portò allo scisma con Roma.
Ci saranno tanti e tutti. Esponenti delle teste coronate, cantanti, buddisti zoroastriani, vegetariani, ambientalisti, protestanti, preti gay e “vescove”. Il meglio del mainstream ecumenico per la Religione Unica, senza distinzione; Nuovo Ordine Religioso, in salsa compasso e squadra.
ma tronando alle reliquie (ed all’insensata Donatio costantiniana) ovvio che non è la prima volta che un papa “scambi” reliquie per la ricerca dell’unità. Giovanni XXIII e Paolo VI ahimè ne fecero gran ab-uso, Donazioni che hanno fatto parlare di un vero e proprio ecumenismo (decadente) delle reliquie. Ma che un papa, doni delle reliquie – parola riduttiva – ché, proprio perché intimamente carnalmente e teologicamente col-legate alla Persona Vita e Testimonianza del Dio Fatto Uomo superano il “segno” che rappresentano – che un Papa, dico, doni “reliquie” di Ia classe – come vengono curialmente dette – una di 1 centimetro, l’altra di 5 millimetri provenienti proprio da quel legno sul quale morì (Nostro Signore) Gesù Cristo (sic !) e per giunta ad una confessione – ma lo stesso sarebbe valso per altre confessioni cristiane, non in comunione con la Chiesa cattolica, come quella anglicana, ma in lotta da secoli è davvero un gesto difficile da digerire.
Un conto è donare reliquie agli ortodossi, i cui riti credo ed ordinazioni sono validi altro è donare reliquie al Capo della Chiesa anglicana che è anche Capo storicamente riconosciuto della Loggia Mondiale Un conto è donare reliquie agli Ortodossi i cui riti e ordinazioni sono validi, anche se non sono legittimi, mancando la comunione con Roma». Un conto agli anglicani i cui riti ed ordinazioni non sono validi e il cui tiolo «difensore della fede anglicana» più correttamente è espressione di «protettore delle fedi anti-romane». Curioso quindi che un anti-papista riceva da un papa tale grazia. Eccessiva reverenza che non può far dimenticare l’offesa messa in atto, appena poche settimane orsono, nel centro e nel cuore della cristianità, proprio da un vescovo anglicano che ha “celebrato” sull’altare della Basilica di San Giovanni. La cattedra di Pietro. l’Omnium Urbis et Orbis Ecclesiarum Mater et Caput.
Un f-atto questo non certo ecumenico…. Il Vaticano ha poi rilasciato una dichiarazione di rammarico, attribuendo l’incidente a un difetto di comunicazione ecumenica. Il vescovo vicario dell’arciprete della Basilica Lateranense, ha invece “espresso un più teologico e profondo rammarico per quanto accaduto”.
E’ questo l’ecumenismo che perseguiamo ? Più che God Save the King forse bisognerebbe pregare affinchè God Save the Catholic Churche.