di Ramona Castellino
Imperversa la violenza sionista a Gaza, in Cisgiordania e in Libano.
Le sacrosante condanne dal mondo per la condotta di Israele alle basi Unifil non fermano un regime da sempre impunito.
I nuovi attacchi nei quartieri residenziali di Beirut hanno provocato 22 morti e 117 feriti, ma si sta scavando ancora tra le macerie.
L’Idf come sempre cercava il “terrorista” di turno, in questo caso Wafiq Safa che sembrerebbe illeso.
Prima dell’attacco non c’è stato nessun preavviso.
E la carneficina di civili continua.
Ma arrivano anche le prime condanne verso i comportamenti di Israele da parte di tutto il mondo e se a causarle non sono state le vittime infinite tra Gaza e Libano, lo sono gli attacchi alle basi Unifil.
Dalla Turchia all’indonesia, dalla Cina, al Presidente del consiglio europeo.
Con questo attacco Israele si posiziona al di sopra del diritto internazionale e quindi al di sopra di ogni impunità nonostante i massacri a Gaza, in Libano in Cisgiordania.
Durissime le parole del ministro della Difesa italiana, Guido Crosetto, dove dichiara che né le Nazioni Unite né l’Italia possono prendere ordini da Israele. Gli attacchi sono stati deliberati, non c’è stato nessuno errore, essendo stato atti reiterati e ostili, una gravissima violazione del diritto internazionale che potrebbero costituire crimini di guerra.
Parole forti, nette.
Ma le domande che poniamo sono molteplici, sia al governo italiano, che all’ONU tutto.
Come può stupire l’aggressività e la prepotenza di Israele,dopo 100.000 morti civili a Gaza e migliaia in Libano, nel silenzio quasi totale del blocco occidentale, che da un anno giustifica tali comportamenti nel “diritto di Israele di difendersi”, come se in Medio Oriente tutto fosse figlio del 7 ottobre e non di 70 anni di feroce colonialismo, di prepotenze e vessazioni, di blocchi idrici elettrici e alimentari.
Come si può ancora tollerare , dopo anni di assoluta indifferenza da parte del regime sionista, la presenza di Israele nell’Onu.
Israele non avrebbe potuto arrivare a questo punto, se l’Occidente non lo avesse sempre spalleggiato e coccolato. Se non lo avessero sempre presentato al mondo come “esempio di democrazia” in Medio Oriente, mistificando la verità per quella che è: il regime più cattivo e spietato di tutti, occupante dalle mani lorde di sangue innocente.
E i nostri “sovranisti di cartone” come avrebbero potuto fare digerire gli aiuti militari forniti ad Israele se non avessero sempre bollato chiunque provasse a dissentirne la condotta come antisemita?
E mentre l’Occidente si finge indignato, a sole 24 ore di differenza, la notizia che trapela è che in mattinata ore locali, Israele avrebbe sparato nuovamente contro una base Unifil causando 2 feriti nel Libano meridionale.