di Fabio C. Maguire
Le autorità militari israeliane hanno effettuato, nel corso delle ultime giornate, attacchi plurimi e diversificati a numerosi insediamenti palestinesi nella regione.
In nome della solita presunta lotta al terrorismo, le forze d’occupazione di Tel Aviv hanno sferrato possenti e massicci attacchi con bombe nonché raid in diversi villaggi, colpendo a morte ben 24 palestinesi.
Un incursione armata a Nafaq Street, a nord-est di Gaza, ha ucciso un bambino, Nada Bilal Madukh, e ferendone altri dieci.
Nel quadrante orientale della città altri ragazzi sono stati gravemente feriti a seguito di un attacco operato dalle forze israeliane, le quali nel corso dell’operazione hanno ucciso anche un altro giovane.
Nel complesso, dalla giornata di martedì, la striscia di Gaza è stata costantemente oggetto di raid aerei israeliani e di attacchi via terra che, oltre alle 24 sopracitate vittime, hanno provocato oltre settanta feriti e danni permanenti a strutture ed edifici.
L’esercito di Tel Aviv ha invaso intere città, facendo uso di droni e sbarramenti per limitare la mobilità nell’area di fuoco.
Le formazioni palestinesi hanno opposto una dura resistenza agli attacchi posti in essere dalle truppe israeliane, con numerosi scontri armati nei diversi villaggi bersagliati.
Il delegato delle Nazione Uniti in Medio Oriente, Tor Wennesland, ha espresso il suo sdegno per la brutalità con la quale le autorità israeliane hanno condotto le operazioni militari, condannando altresì il becero assassinio di numerosi civili nella Striscia di Gaza.
In una dichiarazione, il diplomatico ha definito “inaccettabili” queste uccisioni e ha esortato le parti ad “esercitare la massima moderazione”.
La Lega Araba ha espresso la totale solidarietà al popolo palestinese, vittima di questo ennesimo sopruso, e condannato il vile e infame attacco che ha preso di mira “civili, bambini e donne nei quartieri residenziali”.
L’inviato palestinese dell’ONU, Riyad Mansour, ha spronato il Consiglio di Sicurezza dell’ONU e tutta la comunità internazionale a condannare “l’aggressione criminale” di Israele.