I soliti pennivendoli tentano ogni volta di ributtarci in un dibattito sul passato e sulle ideologie.
Oggi siamo noi ad offrire loro un assist.
Avete ragione.
Siamo nostalgici.
Nostalgici perché vorremmo vedere studenti in corteo contro l’oppressione globalista, contro la guerra imperialista della Nato, contro il capitalismo che gli sta uccidendo il futuro.
Nostalgici di una gioventù che dovrebbe essere ribelle per natura e rivoluzionaria perché in lotta per un futuro ed una umanità migliore.
Invece oggi assistiamo a studenti in piazza contro il nulla, peggio ancora a gridare ambientalismo, transizione ecologica, no alla Meloni!
Che pena!
Il nulla che grida le parole d’ordine dei globalisti, del capitalismo 4.0, dei padroni!
Studenti e giovani rinchiusi per 31 mesi, lasciati fuori dalle scuole e dalle università, obbligati a vaccinarsi per aver un lasciapassare per accedere ai luoghi di studio, aggregazione e cultura.
Per 31 mesi tutti tenuti al guinzaglio di partiti e sindacati di regime, rincoglionita dal mainstream, pilotati, addomesticati e silenziati dal pensiero unico dominante.
Ed oggi?
Ritornano in piazza spinti dall’anti-melonismo e dai didkat dell’oppressore globalista.
Una mandria di “gretini”, colorati ed arcobaleno, senza forza, energia e spinta rivoluzionaria.
Siamo nostalgici… e si.
Del movimento studentesco che appoggiava operai e lavoratori, che innalzavano le bandiere della libertà e della lotta popolare, che reclamava diritti sociali, occupava casa, scuole e università contro la guerra, contro l’imperialismo, contro la Nato.
Studenti e giovani contro la finanziaria, contro le leggi infami del capitale, alla conquista dei diritti sociali.
Di questo siamo nostalgici.
Purtroppo queste sono le generazioni targate Facebook, Instagram e Tik Tok, sottomesse a lockdown e apartheid del Green Pass, viziate dal consumismo e dal globalismo.
La generazione Erasmus…
Eccola, guidati da Greta e gretini vari…