L'Italia Mensile

Non siamo come loro…

Rainaldo Graziani

Le recenti trasmissioni de La7 sono molto interessanti.

Esse contengono favole argute, storie sanguinose che private della loro autenticità vengono trasformate in melodramma, finti princìpi morali, una miniera di oscenità e non ultime, anzi immancabili, un numero difficilmente calcolabile di menzogne.

Ciò detto si poterbbere aggiungere, nulla di nuovo.

Purtroppo come ebbe a scrivere Oscar Wilde i cosìdetti giornalisti, (nel caso di specie la “Banda Formigli-Palladino”) sembrano giustificare la propria esistenza attraverso il principio darwiniano della sopravvivenza del più volgare.

Ad un occhio più attento, ad esempio il mio, la “Banda Formigli-Palladino” si rivela come una vera e propria camarilla cioè un piccolo gruppo di pressione che intende esercitare una influenza su determinati personaggi politici al fine di trarne vantaggi di carattere personale.

Immaginando un’altra rappresentazione, una sorta di “lanzichenecchi televisivi” che una volta posti al servizio di un potente qualsiasi lo assecondano come degli orchetti nelle sue violenze e prevaricazioni.

Vabbè una razza orrenda e maleodorante che esercita atti di invidia e di scherno verso i nemici della Società Aperta.

Se volessimo mettere alla gogna i Formigli, i Palladino, e perfino i loro accoliti; se volessimo mostrare le loro fragilità e contraddizioni personali, se volessimo enunciare le loro piccole vergogne, i loro piccoli scandali da piccoli borghesi, le loro segrete immoralità, non necessiterebbe rivolgersi ad un reparto operativo dei carabinieri affinchè violi le loro chat private.

Basterebbe molto meno.
Si, decisamente molto meno.

Il punto è che Noi non siamo come loro e quindi si rilassino pure.

Ma allora perchè scriverne o parlarne?

Perche sono degli involtari ed inconsapevoli indicatori.

Come preannunciato più di un mese fa il successo scontato di FdI, il crollo di Macron e di Scholtz, la disfatta UE/NATO in Ucraina, l’approssimarsi delle elezioni americane, un duello questo in cui potrebbe apparire improvvisamente la Signora Obama al posto di Biden, richiedono ogni giorno di più la RADICALIZZAZIONE DELLO SCONTRO.

L’elezione dell’attivista Salis e del Generale Vannacci ne sono una riprova.

Una semplice antifascista, associabile ad una banale aggressione ad un simpatizzante di estrema destra ungherese oppure associabile a banalissime infrazioni del codice penale per le sue battaglie sociali può superare in consenso elettorale il ministro Tajani leader di Forza Italia?

Un militare con una eccellente carriera nella NATO può oltrepassare le 500.000 preferenze?

Ebbene si!
Si, se dal dicembre 2020 ricopre l’incarico di addetto per la Difesa alla rappresentanza diplomatica italiana a Mosca, con accreditamenti anche in Bielorussia, Armenia e Turkmenistan.
Si, se sotto tale profilo gestisce il periodo caratterizzato dall’inasprirsi dei rapporti tra l’Italia e la Federazione Russa, a causa dell’invasione russa dell’Ucraina.

Si, se dichiarato “persona non grata” dalle autorità russe, come rappresaglia per le espulsioni decise dal ministero degli esteri italiano a seguito delle vicende belliche tra Russia e Ucraina.

Si se conclude l’incarico nel maggio del 2022 per colmare l’assenza figure politiche capaci di interloquire con la Federezaione Russa.

Grazie ai giornalisti di cui sopra si percepisce che l’ordine emanato dai potenti dai quali beneficiano le loro prebende è per l’appunto quello di RADICALIZZAZIONE DELLO SCONTRO.

Tutta l’immondizia di natura scandalistica, o apparentemente tale, che cannoneggiano dalle loro discariche redazionali è finalizzata alla destituzione dell’attuale governo in favore dell’ascesa di una tirannia tecnocratica di draghiana memoria.
Ed a nulla sono valse fino ad ora i numerosi tentativi di mediazione che la Meloni prima e la Le Pen non più tardi di ieri hanno (quasi) inutilmente offerto.

Credo nella Politica e quindi mai mi sono abbassato alla politica nostrana di ogni forma o colore.

Non mi sono mai riconosciuto in un partito ne tantomeno mi sono mai sentito rappresentato dal sistema parlamentare italiano sorto mutilato dal diritto alla sovranità dal dopoguerra ad oggi.

Lungi da me dunque, arringare in difesa dei governi passati, presenti o futuri di centro destra o centro sinistra.

Considero liberticidi ed offensivi della dignità umana i sistemi totalitari dell’Occidente, siano essi totalitari tout court o totalitari permissivi.
Essi restano partoriti ovvero conseguenziali alla degenerazione corrutiva di quella strana parola che si vomita senza ritegno: democrazia.

Ma sappiate!
Questi servizi giornalistici de La7 o altre trasmissioni di altre Tv, comprese alcune di Stato, sono finalizzati all’avento di una dittatura tecnocratica che per tutti, o meglio quasi tutti, segnerà la fine della libertà e l’inizio dello spossesso di figli, anime, beni e sentimenti…

Buon futuro a tutti e che Putin ci aiuti…

Un saluto anche a Te, Marta.

(https://t.me/rainaldograziani)

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