Oggi saremo in piazza, saremo in piazza per la Pace, contro la guerra, per chiedere di fermare quello che sembra ormai un conflitto mondiale.
Saremo a Torino, Milano, Verona, Bologna, Roma, Napoli e Palermo, dimostrando aggregazione e radicamento territoriale.
Ma è necessario che il popolo del dissenso, quello che rappresentiamo da 31 mesi, fin dalla primissima ora, prenda coscienza dell’ampiezza delle problematiche che attanagliano il popolo italiano, quelli europei e tutti quelli in lotta per la libertà.
Non è più pensabile opporsi ad una singola emergenza, altrimenti oggi il cosiddetto mondo “no vax” dovrebbe esultare ed applaudire il governo Meloni, che nei fatti ha liquidato la stagione sanitaria e istituirà una commissione sulla gestione della pandemia.
La Resistenza ai piani criminali del Great Reset deve essere popolare e generale, ieri contro la tirannia sanitaria, oggi contro la guerra, domani contro la dittatura ecologista e alimentare, l’identità digitale e il controllo totale, nei prossimi anni contro il post umanesimo!
I nemici di sempre sono globalismo, capitalismo, imperialismo!
Va compreso che la lotta di liberazione nazionale deve avere una linea netta e chiara e che senza, difficilmente, sarà possibile tornare a riempire le piazze, tornare ad essere massa (che) critica e di manovra, che nei fatti, sul fronte sanitario, ha piegato questo nuovo governo costringendolo ad usare le nostre parole d’ordine, quelle che abbiamo gridato per mesi e mesi nelle piazze italiane.
Ieri inascoltati, anche manganellati, licenziati e sospesi, persino rinchiusi nelle patrie galere, oggi vittoriosi e più forti del nuovo esecutivo, composto da persone che un anno fa ci prendevano per pazzi e si piegavano a comitati scientifici, Oms e virologi-star.
Forti di questa storica vittoria, consapevoli che l’unità popolare alla lunga vince, dobbiamo scagliare le nostre forze ed energie contro tutta l’agenda Davos, che oggi prevedere la guerra nel cuore d’Europa, carestia e gelo per il popolo.
Ma non basta chiedere Pace.
Lo fanno anche Conte, Letta ed i sindacati corrotti.
Lo fanno i paci-finti che si riscoprono tali oggi che sono alla falsa opposizione.
Bisogna dire PACE, no alla guerra e fuori dalla NATO e dall’UE, schierandoci “senza se e senza ma” contro ogni imperialismo e neo-colonialismo!
Solo tornando ad essere una nazione indipendente e un popolo sovrano potremmo sconfiggere definitivamente ogni forma di oppressione, scardinare questa folle classe dominante, bloccare ogni limitazione delle libertà personali e comunitarie e fermare vecchie e nuove povertà.
Domani saremo sì in piazza CONTRO LA GUERRA, ma soprattutto per chiedere Pace, Lavoro e Libertà in una piattaforma di resistenza totale.
Perché il popolo del dissenso deve capire che, se non si arriva a fine mese è perché siamo in guerra, sotto scacco di NATO e UE, in preda al capitalismo; se le bollette sono alle stelle è per le suicide sanzioni alla Russia; se ci hanno privato della libertà e imposto l’apartheid del Green Pass è perché andava insegnato un metodo di controllo e repressione sociale deciso dal nuovo ordine mondiale.
Per tutto questo è giunto il momento di organizzare la resistenza su un piano di lotta più ampio che accomuni finalmente tutti…
di Giuliano Castellino
Sono in piazza Castello, in questo momento, ma non ce nessuna manifestazione contro la guerra. E allora come la mettiamo?
La manifestazione è stata spostata poche ore prima.