L'Italia Mensile

Noi stiamo con Nordio…Ma occorre osare e volere di più!

Giuliano Castellino

Le sinistre attaccano le destre per le proposte del Ministro Nordio e guarda un po’, quando è il deep state ad essere attaccato, anche gran parte delle destre si schierano a difesa dell’unico potere italiano, quello non eletto, che condiziona, comanda e decide la vita di tutto un popolo.

Come sempre – come per la dittatura sanitaria, l’apartheid del Green Pass, la guerra, Bruxelles, l’agenda Davos – destre e sinistre fanno fronte comune contro ogni reale e sostanziale cambiamento.

Adesso ad essere messo sulla gogna è il Ministro Nordio “colpevole” di aver proposto l’abrogazione del reato di “concorso esterno”, le limitazioni sulle intercettazioni unitamente ad interventi garantisti sul tessuto normativo tanto caro alle Procure.

Apriti cielo…

Le toghe si sono scatenate, con loro i servitori di destra e sinistra accoliti nemmeno tanto occulti del deep state.

L’altro potere dello Stato – troppo spesso ignorato dai cittadini che non capiscono chi comanda davvero – si è chiuso a riccio, difendendo l’indifendibile.

Il reato di “concorso esterno”, presente solo in Italia, è un obbrobrio giuridico, una vera offesa allo Stato di Diritto.

Cosa significa “concorso esterno”?

Solo le Procure lo sanno, ma è chiaro ed inequivoco che con l’uso indiscriminato di questo strumento “inquisitorio” hanno messo sotto botta migliaia di italiani, utilizzando questo reato immaginifico come strumento di tortura e di delazione.

Per non parlare delle intercettazioni e del loro uso, ignobile, ricattatorio e troppo spesso interpretabile.

Solo in Italia abbiamo il reato di “droga parlata”, cioè stupefacente mai trovato, ma in virtù di intercettazioni, spesso anche poco chiare, si aprono indagini, si spiccano mandati di cattura e si infliggono condanne a doppie cifre.

Tutto questo potere dei giudici sulla vita quotidiana, sociale e politica dei cittadini merita uno “arresto” immediato.

Che questo di Nordio, dunque, sia solo l’inizio.

In Italia sarà necessaria una vera rivoluzione giudiziaria, che incominci dalle separazioni delle carriere tra Pm e Magistratura requirente.
Con i Pm fuori dai tribunali, così come fuori sono gli avvocati.

Avvocato dello Stato (Pm) e quello dell’imputato devono essere per davvero alla pari.

Si pensi unicamente ai mezzi per le indagini per comprendere quale disparità vi è tra l’appartato di una Procura e quello di uno studio legale!

Poi… responsabilità penale e civile dei magistrati, altro che condanne buttate lì come se fossimo pappagalli… (che campano 300 anni!).

Così come va abrogato il codice Rocco ed il suo 419, reato utile al regime antifascista per sopprimere ogni dissenso.

Vanno abrogati anche il 41 bis e il 4 bis, l’ergastolo ostativo e tutte le leggi liberticide sulle idee e le opinioni, così come quelli sulla territorialità.

Italia, Patria del Diritto, torni ad essere faro di civiltà dove la Lex sia davvero uguale per tutti e non uno strumento di potere e per il potere.

Stavolta stiamo con Nordio!

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