Giuliano Castellino
La politica, i politici ed il politicume sono ormai troppo distanti, in via d’estinzione e intenti a difendere piccole e residuali posizioni di rendita e di sopravvivenza per capire i veri processi rivoluzionari e le volontà popolari.
Da tempo affermiamo che il primo obbiettivo per una nuova resistenza all’oppressore globalista deve essere quella di superare il 900, scagliarsi contro le destre e le sinistre e superare opposti estremismi tanto cari al regime…
Da destra ci accusano di essere diventati “compagni”…
Da sinistra ci dicono che siamo “fascisti travestiti”…
Mainstream e regime ogni tanto tirano fuori il “rossobrunismo”, o nella maggior delle volte pensano solo a criminalizzare e reprimere la nostra azione e le nostre aggregazioni.
La verità è una, molto semplice, se solo questi signori “falsi oppositori” o funzionali al sistema si togliessero i paraocchi…
Eppure quel 9 ottobre del 2021 da Piazza del Popolo lo abbiamo gridato forte e chiaro e lo abbiamo fatto insieme ad oltre 100.000 dissidenti: NOI SIAMO IL POPOLO!
NOI SIAMO IL POPOLO in lotta per la Liberazione dall’oppressione capital-globalisa.
NOI SIAMO IL POPOLO che ha scelto di unire ed unirsi, di non recitare più il copione dettato dal regime e di scrivere una nuova rivoluzione sociale e patriottica.
Siamo sintesi ed avanguardia, siamo militanza e cultura, siamo il nuovo che avanza!
Molti di noi provengono dal fascismo? Certo.
Chi lo ha mai negato e rinnegato?
Altri dal mondo dei comunisti?
Verissimo!
Non lo abbiamo mai nascosto.
E perché avremmo dovuto farlo?
Altri dalla formazione tradizionalista cattolica?
Certo che si!
Altri ancora non avevano mai fatto piazze, lotte e attivismo?
Si sono “risvegliati” con la narrazione terrorista del Covid?
Anche questo è verissimo!
Quindi?
Noi non siamo ex, post o vetero di tutto questo!
Nè nessuno rinnega una virgola del proprio passato…
Ma tutti – di fronte all’offensiva del capitalismo 4.0, della quarta rivoluzione industriale, del post umanesimo e del globalismo del Great Reset – abbiamo deciso di rompere vecchi schemi, gabbie ideologiche e fare sintesi per la costruzione di un fronte popolare di liberazione!
E così abbiamo deciso di ascoltare il popolo, non i “residui bellici del secolo scorso”, di abbracciare il popolo e non dividerlo e avvelenarlo, di essere il popolo contro le derive e le emarginazioni ideologiche, di stare avanti al popolo e di essere la sua prima linea!
Abbiamo fatto far pace a Don Camillo e Peppone, abbiamo tutti “messo sul tavolo” le nostre storie, esperienze e militanze e messe al servizio del popolo!
Perché tutti abbiamo iniziato ad ascoltare Viganò e a leggere Fusaro.
Perché tutti iniziavamo a fare sintesi con Preve!
Perché abbiamo iniziato a guardare al Donbass e alla Russia.
Perché tutti abbiamo compreso di essere oppressi dallo stesso oppressore.
Perché stiamo passando tutti dalla dittatura sanitaria a quella ecologica, attraversando la guerra della Nato e aspettandoci nuovi attacchi alle libertà con vecchie e nuove emergenze.
Il Great Reset doveva essere affrontato con un’altra resettazione: così siamo arrivati a coniugare Fede cristiana, lotta di classe e Tricolore!
Non perché siamo l’unione di vecchie forze, ma perché siamo un nuovo popolo, unito come non mai, alla conquista del presente e del futuro.
Chi siamo?
NOI SIAMO IL POPOLO!
Ancora non lo avete capito?