di Giuliano Castellino
7 marzo 2020 …
Le idi di marzo del XXI Secolo…
È la notte in cui il Governatore della Lombardia Fontana “chiude” la Regione in nome della pandemia.
Dopo quarantotto ore 60 milioni di italiani vengono messi agli arresti domiciliari terapeutici…
È in quei giorni tragici di confusione e di sgomento nei quali si sta verificando il golpe sanitario-finanziario che ci siamo lanciati per istinto e forse per intuizione nell’elaborazione di una nuova dottrina di lotta e resistenza.
Al golpe globale del Great Reset e alla quarta rivoluzione industriale occorreva contrapporre la diga di una nuova sintesi rivoluzionaria.
Ed iniziammo a concepire il superamento del ‘900…
Parlammo di liberazione anzitutto dalle catene delle vecchie ideologie e idealizzammo il fronte di un grande e plurale fronte di liberazione.
Lanciammo la nostra sfida alle stelle… e sognammo in bianco e nero il tempo della pace tra Don Camillo e Peppone per vivere a colori non i giorni dell’arcobaleno ma nuove albe di speranza e di pace.
Ascoltammo e raccogliemmo il messaggio cattolico tradizionalista di Monsignor Viganò e la sua feroce critica al globalismo e al nuovo ordine mondiale.
Ci opponevamo alla dittatura sanitaria e all’apartheid del Green Pass leggendo il marxista Fusaro e i suoi attacchi al liberismo.
Facemmo nostra la Quarta Teoria Politica di Dugin.
La visione multipolare e l’idea dell’Uomo radicale.
Fummo e siamo – dopo quattro anni di resistenza e dissidenza assoluta senza compromessi – con estrema passione autenticamente avanguardia culturale e dottrinaria.
Abbiamo tifato e continuiamo a tifare Trump contro il deep state americano.
Il che non vuol dire essere trumpiani, ma leggere nelle nuove realtà di secoli nuovi che ci pongono innanzi che gli Usa sono meno forti e meno imperialisti con Donald.
Che il Texas fa bene a ribellarsi a Washington!
(Come è triste vedere il Sud d’Italia non rivendicare la sua grandezza storico-politica).
Guardammo e guardiamo a Putin e alla Russia, non solo come alleato strategico in visione anti-globalista, ma come modello di un nuovo mondo multipolare.
Così come oggi crediamo che, per rompere con la Nato, con la Ue, con l’Oms e il Wef è necessario entrare con i Brics.
Abbiamo riempito le piazze deserte del Paese… abbiamo csotruito una nuova forza militante, un’aggregazione popolare ed un radicamento territoriale su “nuove basi” culturali e “antideologiche”.
Nemici del pensiero unico dominante, politicamente corretto e moralmente decadente, ci siamo schierati con l’Africa anti-colonialista e con gli africani che, invece di scappare e riempire gommoni pronti ad invadere l’Europa, lottano per la loro Patria e libertà!
Nuovi fronti e nuove trincee!
Siamo con Gaza e la Palestina.
Con l’Iran, lo Yemen, la Siria, il Libano ed il mondo arabo.
Siamo con la Cina contro Taiwan, la Corea del Nord contro quella sud.
Siamo… il popolo insorgente contro i regimi del capitalismo 4.0…
La sintesi tra Fede cattolica, spirito di Patria e lotta di classe tra dominati e dominanti non ci è stata ostica nell’elaborazione dei pensieri e nel tracciare nuove azioni di lotta.
Innalzammo il Tricolore come bandiera di unità e resistenza popolare anti-globalista…
In questi giorni, assistendo e seguendo il Forum internazionale a Mosca abbiamo avuto la certificazione della giustezza della nostra posizione.
Vedere intervenire il Patriarca Kirill, monsignor Viganò e Dugin, oltre a tanti amici anti-globalisti ci ha fatto una grande emozione.
E sì…
Noi avevamo Ragione!
Noi fummo e siamo “Prima Linea” di piazza e militanza, ma non solo.
Noi siamo soprattutto l’autentica sintesi rivoluzionaria.
GIULIANO CASTELLINO CANDIDATO CAPOLISTA DI TUTTO IL FRONTE del DISSENSO IN TUTTE E 5 LE CIRCOSCRIZIONI!..
Ho meditato a lungo prima di scrivere quanto sopra, poi un dovere che non definirei etico ma sicuramente metapolitico più che politico, mi ha fatto decidere a farlo.
La Questura di Roma nelle sue sempre più sgangherate ma sempre più variopinte motivazioni dei suoi provvedimenti liberticidi nei confronti di Giuliano è passata dal dipingerlo come “individuo dal comportamento particolarmente animoso” a “persona in grado di coinvolgere e motivare ampie masse di persone”.
La Questura di Roma svolge (poverina) l’arduo compito di giustificare l’ingiustificabile che i poteri forti le hanno assegnato. Solo leggermente più preoccupante il silenzio su questa indegna persecuzione del governicchio della famiglia Meloni. Preoccupante invece ,davvero, è lo strano “interesse” verso questa Pagina da parte del “governicchio” ucraino che a differenza di quello italiano pericoloso lo è nel suo zelo globalista.
Non ha qualche giorno fa promesso di rendere nota una Lista di tutti i Putiniani europei?
Io credo che sia arrivato il momento per tutti quelli che si definiscono in ITALIA “dissidenti” di prendere semplicemente atto di un fatto: ORMAI è il regime emergente italiano( parte integrante ormai del progetto globalista) che ha scelto GIULIANO come il suo “avversario” da neutralizzare con tutti i mezzi.
Il FRONTE variegato del Dissenso ha due possibilità : la prima: ignorare ciò , la seconda : scegliendo di candidare GIULIANO a simbolo ed emblema dei suoi obiettivi, accettare l’alzata della posta (voluta dal regime)
Inutile precisare che – a mio avviso – la prima ipotesi sarebbe consegnare il fronte del dissenso che potenzialmente arriva a 10 milioni di elettori alla miserevole conta dei distingui parolai e del puro soggettivismo . Leaderismo senza popolo come si è visto nelle scorse elezioni politiche.
Allora subito costruire una reale e solida UNITA’ del DISSENSO intorno a GIULIANO…è .. per tutto il movimento un obbligo che nasce (come sempre nei passaggi EPOCALI) da ragioni oggettive.
C’è tempo fino alla scadenza della presentazione delle Liste elettorali (suppongo l’8 maggio essendo le giornate elettorali fissate per l’8 e il 9 giugno)..per definire e organizzare gli aspetti tecnici se da subito attiviamo tutti i necessari passi a partire dalla RACCOLTA FIRME e dalla DEFINIZIONE del SIMBOLO…!!!!!