CITTÀ DA 15 MINUTI: LA NUOVA DISTOPIA DEL FUTURO?
Città piene di telecamere con lasciapassare per uscire dalla propria zona. Sembra una trama di un film di fantascienza, ma purtroppo è questo chea Tirannia Green – con la scusa della “nuova emergenza ambiente” e la transizione ecologica – vuole realizzare.
1) DIETRO C’È IL CAPITALISMO ORWELIANO 4.0
La città da 15 minuti è un modello urbanistico ideato da Carlos Moreno (urbanista Green, salito alla ribalta nel periodo Covid) che prevede di concentrare in un’area le infrastrutture più comunemente utilizzate dalle persone in modo che siano raggiungibili nell’arco di 15 minuti, a piedi o in bicicletta. (O monopattino).
L’idea è di riprogettare la struttura della città con l’obiettivo di renderla meno inquinante riducendo l’uso delle automobili, ma in realtà risulta essere un metodo per imporre ulteriore sorveglianza ed omologare la vita delle persone.
2) IL CASO DI PARIGI
La socialista Anne Hidalgo, sindaco di Parigi dal 2014, è stata la prima ad attuare il sistema messo a punto da Moreno.
Dal suo insediamento ha imposto il limite di velocità a 30 chilometri orari, ridotto il numero di parcheggi disponibili, aumentato le piste ciclabili ed istituito la “zona pacifica”, che a partire dal 2024 vieterà il transito in auto presso il centro di Parigi se non per motivi strettamente necessari. Gli automobilisti, monitorati da telecamere sparse per il centro città, dovranno dimostrare alla polizia municipale di essersi fermati per un valido motivo esibendo documenti di supporto, come uno scontrino per aver fatto la spesa o una ricetta medica se si sono recati dal dottore.
3) IL CASO DI OXFORD
Il partito laburista assieme ai democratici inglesi vogliono fare di Oxford una città da 15 minuti, inclusiva e anti macchine.
Il piano del consiglio comunale prevede dal prossimo anno di dividere la città in 6 quartieri e di installare in ciascuna zona apposite telecamere che tramite targa registreranno ogni entrata e uscita. Ad eccezione di alcune categorie di veicoli, per poter guidare attraverso i distretti i residenti dovranno ottenere un lasciapassare valido per un massimo di 100 volte all’anno. Chi sarà senza permesso o avrà superato la quota stabilita sarà multato. Il consiglio ha ignorato i numerosi commenti negativi ricevuti durante le consultazioni pubbliche in rete negando che più del 93% delle persone era in disaccordo con il progetto, e usando i fact checkers ha bollato il tutto come disinformazione. Migliaia di persone si sono radunate ad Oxford per protestare contro la deriva totalitaria. I media mainstream hanno screditato i manifestanti dipingendoli come dei cospirazionisti paranoici di estrema destra fomentati dai tweet dello psicologo Jordan Peterson.
4) C40 CITIES È DIETRO ALLA PROPAGANDA
Hidalgo ha ricoperto dal 2016 al 2019 il ruolo di presidente del “C40 Cities”, un’organizzazione composta dai sindaci di 96 città del mondo, fra cui Giuseppe Sala e Roberto Gualtieri, che collaborano utilizzando la comune retorica dell’emergenza climatica.
Tra i più importanti finanziatori del gruppo si può trovare Bloomberg Philantrophies, Realdania, la fondazione Clinton e il governo britannico.
Dal 2020 il C40 ha attivamente promosso con articoli e guide il concetto di città da 15 minuti. Quest’ultimo ha avuto inoltre risonanza mediatica grazie all’evento “C40 World Mayors” del 2022 tenutosi a Buenos Aires.
Il gruppo si è assicurato ulteriori fondi con un accordo con NREP, una società di investimento danese devota al culto green che aiuterà ad implementare il programma della città da 15 minuti in almeno 5 città.
CONCLUSIONI
La stampa mainstream si è subito buttata contro chiunque criticasse questo piano con le solite accuse di complottismo e negazionismo. Gli articoli pieni di derisione sono innumerevoli ed applicano la stessa retorica che si utilizzava contro i no vax: chi non vuole le città da 15 minuti è uno di estrema destra, individualista, che non vuole fare un sacrificio per la collettività.
Informare e mobilitare per una nuova resistenza ad un’altra emergenza della tirannia capitalista.