NATO (E DRAGHI) CI PORTANO IN GUERRA! PUTIN E LA RUSSIA RISPONDONO.
L’alleanza anti-globalista auspicata da Monsignor Viganò deve mobilitarsi contro Biden e l’imperialismo atlantico.
Il nuovo ordine mondiale ci sta portando in una strada senza ritorno, verso un conflitto globale lungo e pericoloso.
I popoli devono ribellarsi alla tirannia globalista e chiedere pace e libertà.
La missione madrilena di Biden era chiara ed ha ottenuto ciò che voleva: portare la Nato in guerra contro Putin e la Russia.
Ora che il “modello Ucraina” è stato esteso a Finlandia e Svezia – ed eserciti e missili verranno portati su altri confini russi – il rischio dell’allargamento del conflitto è sempre più reale.
Eppure proprio l’esperimento ucraino avrebbe dovuto scongiurare altre provocazioni e spingere su vie pacifiche e diplomatiche.
Aver svegliato l’orso in letargo non è stata una buona idea, né si è dimostrata vincente.
La Russia si è ripresa il Donbass ed avanza verso Kiev, Putin è saldo al suo posto, il popolo russo è forte e compatto col suo Zar e l’Europa, per seguire Biden, è in ginocchio, alle prese con nuove crisi e nuove povertà, gettata in una recessione mai vista.
Eppure si continua e perseverare nell’errore di continuare a servire il padrone globalista.
Poco importa che gli italiani sono contro Draghi e che la sua maggioranza politica (minoranza popolare) è ormai logorata e tenuta unita ed in vita solo per interessi tecnocratici e di poltrone, che lo stesso problema ce l’hanno tutti gli altri leader europei, che anche lo stesso Biden se la passa malissimo a casa sua, i mondialisti, senza consenso popolare continuano a decidere sopra le teste delle sovranità nazionali e gli interessi della propria gente.
E ci portano alla guerra.
Ieri lo Zar è stato chiarissimo e lui a differenza dei pagliacci occidentali quando parla c’è da credergli: “La Russia risponderà in caso di schieramento di basi Nato in Svezia e Finlandia. Non abbiamo problemi con Svezia e Finlandia, come ne abbiamo con l’Ucraina. Ma in caso di posizionamento di infrastrutture militari Nato in Finlandia e Svezia, saremo costretti a rispondere in maniera speculare”.
Il presidente russo ha risposto anche alle battute dei leader del G7 che, al castello di Elmau, in Germania, nel corso dell’ultimo vertice avevano azzardato di essere pronti a mettersi a petto nudo per essere “più fichi” del capo del Cremlino. “Non so come volessero spogliarsi, ma penso che sarebbe uno spettacolo disgustoso”.
Putin ha anche detto che “non è cambiato nulla nell’operazione speciale in Ucraina”, ma che “le tattiche possono essere diverse”. Ha concluso lo Zar: “Le truppe russe raggiungono i loro obiettivi. L’obiettivo finale dell’operazione speciale è proteggere il Donbass e creare le condizioni per garantire la sicurezza della Russia”.
Il presidente ha negato la responsabilità della Russia nell’attentato che lunedì ha provocato almeno 18 morti in un centro commerciale nella città ucraina di Kremenchuk, secondo quanto riferito da Kiev. “Il nostro esercito non bombarda le infrastrutture civili. Abbiamo tutta la capacità di sapere cosa c’è in ogni luogo”.
E’ giunto il momento che l’alleanza anti-globalista, auspicata da monsignor Viganò, si mobiliti contro la Nato.
I popoli non possono finire in guerre che non gli appartengono.
Pace e libertà per riconquistare anche giustizia sociale e futuro!
Tutto in perfetto stile sovrano la Russia vincerà la guerra e sconfiggerà egemonia sionista che dai tempi di Gesù ha fatto solo male al mondo