Lui e Aut Op pagarono la cacciata di Lama e aver osato contestare i sindacati confederati?
È morto a Parigi
Toni Negri, storico leader di Autonomia Operaia.
La notizia è stata annunciata ad alcuni media dalla moglie Judit Revel e dalla figlia Anna su Instagram.
Il filosofo e docente aveva 90 anni.
Processato e condannato per insurrezione armata, viveva da anni in Francia dove beneficiò della cosiddetta ‘Dottrina Mitterand’ sul diritto d’asilo e dove insegnò in diversi atenei.
Rientrato in Italia nel 1997 per scontare la condanna definitiva a 12 anni, nel 1999 ottenne la semilibertà. Poi nel 2003 tornò libero.
Autonomia Operaia, da tutta la compagneria definiti i “fascisti rossi”, non fu mai accusata né di reati di sangue, né di azioni antifasciste.
Aut Op fu movimento popolare e pagò la cacciata del segretario della Cgil Lama dall’università di Roma.
La repressione si scatenò contro gli autonomi solo dopo aver “osato” contestare la Cgil e i confederati.
Altro che “casa dei lavoratori”, ieri come oggi la Cgil è sistema, deep state e traditrice del popolo.