Da una parte c’è la Città di Dio – quella di cui scrive Sant’Agostino – e dall’altra c’è la città del diavolo.
Possiamo dire che in quest’epoca la città del diavolo è chiaramente identificabile nel globalismo neo-malthusiano, nel Nuovo Ordine Mondiale, nelle Nazioni Unite, nel Forum Economico Mondiale, nell’Unione Europea, nella Banca Mondiale, nel Fondo Monetario Internazionale e in tutte quelle cosiddette “fondazioni filantropiche” che seguono un’ideologia di morte, malattia, distruzione e tirannia. E anche in quelle forze che si sono infiltrate nelle istituzioni, che chiamiamo Stato profondo e Chiesa profonda.