50.000 FIRME PER UNA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE
50.000 FIRME PER DIRE NO A
- GUERRA, SANZIONI, INVIO DI ARMI
- 41 BIS ed ERGASTOLO OSTATIVO
E DIRE SÌ AL
- CONDONO-ROTTAMAZIONE DEI DEBITI CONTRATTI DAI CITTADINI NEI CONFRONTI DELLO STATO E DEGLI ENTI DA ESSO PARTECIPATI
È tempo di mobilitazione, militanza e partecipazione diretta, basta delegare!
Destra e sinistra hanno fallito: la Meloni da una parte e Fedez Ferragni dall’altra sono le due facce di un’Italia sempre più povera, senza lavoro né cultura e cultura del lavoro, che, però, arma e ama guerre altrui; un’Italia con l’elmetto ormai assuefatta a seguire il vecchio, e assai imbolsito, padrone a stelle e strisce.
Qualunque iniziativa che abbia a cuore il bene comune e la libertà non può che provenire dal popolo.
Ecco perché lanciamo il nostro appello a tutte le forze del dissenso e della resistenza, al fronte anti-imperialista, alla militanza anti-capitalista, alle basi nazional-popolari, agli antagonisti, ai sindacati di base, ai collettivi, ai comitati di quartiere e ai comitati di lotta per la casa, alle associazioni culturali, agli intellettuali e agli spiriti liberi, ai professionisti non allineati e a tutti quegli uomini e quelle donne consapevoli, stanchi di questa politica serva dei poteri forti e del pensiero unico dominante, che mai hanno avuto paura di schierarsi.
È L’ITALIA LIBERA E POPOLARE A MOBILITARSI
per dire no a guerra ed invio di armi, 41 bis ed ergastolo ostativo, nuove povertà!
Chiediamo che siano adottati tre provvedimenti semplici, fattibili, mirati per avviare concretamente la liberazione dell’Italia dalla tirannia neocapitalista e la restituzione di essa al suo popolo.
50.000 firme per
- BLOCCARE L’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA
Basta guerre della Nato; tornare al dialogo con la Russia, basta russofobia e terrorismo mediatico;
Pace e cooperazione tra i popoli, in nome di un autentico e reciproco rispetto. - ABROGARE 41 BIS, ERGASTOLO OSTATIVO, LEGGI LIBERTICIDE
Basta a legge Reale e 4 Bis e a tutte le leggi liberticide figlie della Permaemergenza.
Si parla tanto di Stato di Diritto, ma il volto tirannico della democrazia liberale non ne prevede l’uso.
I casi simili a quello di Cospito dimostrano che le leggi emergenziali, diventate come di consueto permanenti, allargano sempre le maglie per le quali erano state pensate, non per niente stanno lì quali strumenti utili da tirar fuori secondo le necessità del regime.
- CHIEDERE IL CONDONO DEI I DEBITI DEGLI ITALIANI NEI CONFRONTI DELLO STATO E DEGLI ENTI PARTECIPATI
Le destre di governo, così come già fatto più volte dalle sinistre, pensano di farsi belle agli occhi di Londra, Washington, Bruxelles e Kiev rapinando gli italiani e minacciando di liquidare quel reddito di cittadinanza che, piaccia o non piaccia, costituisce l’unico antidoto al veleno della povertà, voluto per noi dalle élites di potere.
Restituire, dopo un ventennio di crisi finanziaria – sociale – sanitaria, la possibilità a tutti gli italiani di ripartire da zero è il minimo che uno Stato degno di questo nome possa fare.
Chiediamo, quindi, che la sola vera emergenza, l’emergenza povertà, venga aggredita seriamente, cancellando ogni debito dei cittadini (con un reddito imponibile fino ai 38.000 euro annui) contratto con Stato, Pubbliche amministrazioni, Enti di riscossione…
Così come vanno cancellate le liste di proscrizione dei cosiddetti “cattivi pagatori”.