I Vescovi in Africa: “ Al posto di andare in Europa a fare i disoccupati rimanete in Africa e costruite un mondo migliore”
di Tatiana Ovidi
Queste parole, quasi un grido di rabbia, oggi provenienti dalla Curia del Continente Nero, già nell’ottobre del 2012 vennero dette da Papa Joseph Ratzinger, mesi prima di rinunciare al suo ruolo, definendo l’immigrazione un “pellegrinaggio di fede e di speranza” destinato molto spesso a risolversi in tragedia per colpa della povertà e dell’esclusione sociale.
Parole che dovevano – quelle di Benedetto XVI – e dovrebbero – quelle dei vescovi africani – invitare a riflettere, ad approfondire questa crisi internazionale, legata a scelte politiche scellerate, interventi “umanitari” ipocriti e volti solo alla costruzione di un mondo senza frontiere, per affermare gli interessi di banchieri e affamatori di popoli.
E sì, perché dietro la “ipocrita accoglienza” si nasconde il peggiore
neocolonialismo capitalista, avallato dal nuovo ordine mondiale e dalle sue strutture internazionali, Oms, Nato, ONU, UNICEF, WTO, New, Banca Mondiale e Bce…
Un cinismo tecno-finanziario che muove intere masse di popolazioni come una partita a Risiko, sostituendo mano d’opera e “nuovi schiavi”.
Perché Bergoglio, invece di seguire il Vangelo, la Dottrina sociale della Chiesa e il messaggio dei vescovi africani continua a parlare di immigrazione e accoglienza?
Perché continua ad inginocchiarsi a Soros invece che a Cristo?
Forse perché anche lui “involontariamente” è un agente del multiculturalismo, del globalismo?
Più e più volte ha fatto appelli contro la tratta di schiavi, definendo il mar m
Mediterraneo il più grande cimitero d’Europa, eppure continua con la sua logica di un mondo senza muri e senza frontiere!
Quella logica che ha trasformato il Mare Nostrum in una tomba per la nostra civiltà e per tutte le civiltà mediterranee.
Se ogni persona riuscisse a vivere bene nel suo paese non sarebbe costretta a lasciarlo, quindi il Pontefice dovrebbe cambiare il suo messaggio, uniformarlo a quello del suo predecessore e della Chiesa africana, invitando i potenti del mondo a cancellare il debito pubblico ai danni delle nazioni più povere e sfruttate, a convincere gli investitori a non esportare più capitali all’estero e magari a non vendere più armi a quei tiranni messi su dalle oligarchie occidentali per difendere gli interessi globalisti.
Costruire una grande Africa è il vero obiettivo.
Libera e forte, laboriosa e senza ingerenze straniere.
Perché il vero razzismo è quello di chi vuole cancellare gli africani e portarli altrove.
Africa agli africani ed il mediterraneo non avrà più corpi da cullare, ma civiltà da esaltare.
Per quanto riguarda il mio umile parere, sempre pensato che l’Africa è un potente territorio, ricco di minerali, preziosi pure, di foreste, di acque, di animali imponenti e selvaggi; in lei vi è un gigantesco deserto. L’africa è il cuore delle civiltà. La nostra ancestrale origine.
Nel momento in cui gli Africani elimineranno i parassiti occidentali, saranno unici e forti…indipendenti e potenti…
Ecco come la penso.