Proprio così, Giorgia Meloni santifica il guitto dei guitti e lo invita pure a Roma…
Leggo su “Agi” che Giorgia Meloni invita Zelensky a Roma: ‘A lui il nostro pieno sostegno’. Non solo: “Meloni ha anche confermato la sua intenzione di recarsi a Kiev.
Il presidente ucraino via Twitter ha “lodato lo stanziamento del governo italiano di ulteriori 10 milioni di euro” di aiuti”. E meno male che costoro si definivano patrioti e sovranisti!
Possono aggiusto titolo definirsi patrioti e sovranisti solo se la loro patria e la loro sovranità coincide con gli Stati Uniti d’America, verrebbe spontaneo commentare. Pur di compiacere Washington, stanno mettendo a rischio l’italia e gli italiani: non solo sul piano economico, con già 76 miliardi di euro spesi dall’inizio della guerra, con piena continuità tra il governo di Mario Draghi e quello di Giorgia Meloni.
Oltre a questo aspetto, vi è anche quello del rischio concreto: continuare a esporsi sostenendo sciaguratamente l’Ucraina del guitto Zelensky, attore Nato, marionetta alle dipendenze della civiltà del dollaro significa inimicarsi la Cina e la Russia, esponendo l’Italia tutta a rischi sempre maggiori.
Insomma, dovrebbe ormai essere chiaro a tutti che la destra bluette neoliberale di Giorgia Meloni tutto può dirsi fuorché patriottica: si sta anzi rivelando massimamente genuflessa al cospetto dell’interesse dell’atlantismo imperialistico di Washington, facendo dell’Italia una colonia di terzo ordine.
Possiamo ben dire senza tema di smentita che come la sinistra fucsia ha tradito la classe lavoratrice, così la destra bluette ha tradito la patria: entrambe, destra e sinistra, si sono sciolte nel neoliberismo, del quale sono divenute appunto le due ali. Non competono più il nome divisioni del mondo alternative, ma per rappresentare al meglio il neoliberismo, di cui condividono egualmente i principi e la visione.
Il vero patriottismo sarebbe quello di chi tutelasse l’interesse nazionale dell’Italia anziché esporla a rischi, a pericoli e alla recessione economica dovuta a queste squallide sanzioni alla Russia e all’infame invio di armi all’Ucraina semplicemente per compiacere l’imperialismo scellerato della civiltà dell’hamburger.
Di Diego Fusaro