La denuncia arriva dopo una notte di intensi bombardamenti dell’IDF, con fosforo bianco contro l’ospedale. Riporto direttamente le parole di MSF:
Al momento non siamo in grado di contattare nessuno del nostro personale all’interno di Al-Shifa e siamo estremamente preoccupati per la sicurezza dei pazienti e del personale medico. I pazienti sono ancora in ospedale, alcuni in condizioni critiche e impossibilitati a muoversi, ci sono ancora gli operatori sanitari all’interno della struttura.
Poco prima il chirurgo dell’ospedale, il dottor Mohammed Obeid, ha rilasciato delle drammatiche dichiarazioni a Channel 4 :
“Ci sono molti pazienti già operati e non possono camminare. Non possono evacuare. Hanno bisogno di un’ambulanza per rimuoverli e [noi] non abbiamo ambulanze per evacuare tutti questi pazienti. Se hai due feriti o tre feriti nella tua famiglia, non puoi trasportarli perché si rifiutano di lasciarti andare in autobus o in macchina. Quindi devi camminare”.
“Non possiamo andarcene.Non possiamo partire perché dalla mattina ad oggi abbiamo operato [circa] 25 pazienti. Se non ci sono io né l’altro chirurgo, chi si prenderà cura dei pazienti? […] Non possiamo evacuare noi stessi e [lasciare] queste persone all’interno. Come dottore giuro di aiutare le persone che hanno bisogno di aiuto. Quindi se vogliono bombardarmi non sarò migliore degli altri”.
Sulla tabella utilizzata per calendarizzare i futuri interventi chirurgici sono scritte solo queste parole:
“Chiunque resterà sino alla fine, racconterà la nostra storia. Abbiamo fatto ciò che era nelle nostre possibilità. Ricordateci”.
L’ospedale Al-Shifa è la principale struttura sanitaria operativa nella città di Gaza, con centinaia di pazienti e sfollati al suo interno.