Il Partito che ha recentemente eletto la romana Carla Peroni a Segretario nazionale si presenta con obiettivi e programmi
Di Claudio Curti
Anche a Fabriano e nell’entroterra marchigiano è oggi presente Italia Libera, il Partito che ha recentemente eletto la romana Carla Peroni a Segretario nazionale. «Nasciamo ufficialmente ad ottobre 2022 per lanciare al Paese una proposta politica veramente nuova, che superi la finta dicotomia destra-sinistra e che faccia propria la lezione del comunitarismo. Noi, come Costanzo Preve, siamo marxisti nel senso che riteniamo ancora imprescindibili gli strumenti di analisi economica, sociale e politica utilizzati da Karl Marx», dichiara il coordinatore del partito per l’entroterra marchigiano, il fabrianese Stefano Gatti.
«Il Socialismo comunitario, patriottico, è la cifra filosofico-politica del nostro Partito. Siamo una forza politica fortemente anti-capitalista, quindi anti-liberista, anti-atlantista ed anti-europeista. Nasciamo per lottare affinché il popolo recuperi una reale sovranità sulla propria vita, sul proprio presente e sul proprio futuro; una sovranità che non abbiamo più da decenni, da quando Bruxelles decide a casa nostra; una piena sovranità che in realtà non abbiamo avuto mai, essendo l’Italia un Paese colonizzato militarmente, economicamente, politicamente e culturalmente dagli Usa. Per questo – prosegue Gatti – ci opponiamo decisamente alla guerra della Nato contro la Russia, quindi alle sanzioni anti-russe ed all’invio di armi all’Ucraina. La nostra proposta è che l’Italia esca dalla Nato, dall’Euro e dall’Unione Europea. La finalità ultima della nostra azione popolare e del nostro pensiero politico è il superamento del sistema capitalista, attraverso la nuova lotta di classe fra dominati e dominanti e le lotte patriottiche di Liberazione contro il nuovo colonialismo».
Anche per quel che riguarda le Marche, «molti dei quadri e dei militanti di Italia Libera provengono da esperienze precedenti, chi dal mondo comunista/socialista, chi da quello comunitarista, chi da quello cattolico e nazional-popolare, ma una buona parte dei suoi militanti è composta da persone che mai avevano fatto politica, lottato o militato, prima della più grande offensiva globalista della storia dell’umanità, cioè le cosiddette politiche per fronteggiare la pandemia di Covid19», conclude Stefano Gatti, esponente storico del movimento operaio di Fabriano e che preannuncia iniziative territoriali per far conoscere i contenuti di questa proposta politica.