Diego Fusaro
Si parla senza tregua della nuova emergenza detta X.
Il tema è stato al centro anche del forum economico internazionale della cittadina elvetica di Davos, sede del noto raduno degli oligarchi plutocrati del turbocapitalismo no border.
I quali con preoccupazione hanno lanciato l’allarme in relazione al possibile esplodere di questa nuova emergenza.
Per parte sua, l’immarcescibile dottoressa Ilaria Capua non ha mancato di sottolineare come presto potrà arrivare una nuova emergenza pandemica.
E il governo della destra bluette neoliberale di Giorgia Meloni ha nei giorni scorsi approvato il nuovo piano pandemico che durerà fino al 2028 e nel quale, come già abbiamo sottolineato, compaiono in primo piano le già sperimentate misure dei confinamenti domiciliari coatti e delle benedizioni per tutti.
Insomma, possiamo forse davvero dire che l’emergenza non è mai finita ma che ha solo attraversato una provvisoria per quanto lunga “fase 2”?
Possiamo davvero asserire che il rocchetto emergenziale, dopo il transito per la lunga fase 2, si accinge ora a fare ritorno alla fase 1 dell’emergenza acuta e delle conseguenti misure repressive?
È una possibilità ermeneutica, non una certezza dogmatica, sia chiaro: tuttavia dall’emergenza abbiamo appreso molto, in primo luogo il fatto che l’emergenza stessa coincide con la nuova normalità del capitalismo della sorveglianza, vuoi anche con il suo specifico metodo di governo; metodo di governo che utilizza l’emergenza per imporre misure inaccettabili che mai si riuscirebbero a imporre in assenza dell’emergenza stessa.
A ogni modo, scopriremo presto come andranno realmente le cose.