In mezzo ai tanti giullari e cantori di regime, si distingue, una volta tanto, una voce che non ha paura di cantare fuori dal coro.
Stonato e omologato, della maggioranza.
Artisti, musicisti e cantanti, un tempo alternativi al mainstream, sono oggi quasi tutti strumenti del pensiero unico dominante che, nel mondo dello spettacolo, non ammette eccezioni di sorta.
Persino i rockettari, campioni di trasgressione per copione, sono ormai del tutto allineati: Vasco Rossi e Piero Pelù primi fra tutti.
Ed ecco che i soliti concertoni di Capodanno vedranno alternarsi sui palchi una serie di marionette: Elodie, Sangiovanni, Franco 126… tutti figli della “generazione Amici”, tutti fratelli minori di Damiano e dei Maneskin, tutti urlatori pro gender, globalisti, anti-russi, filo Nato… tutti belli fluidi e pro vax!
Nessuno che non sia pompato per fini di mercato dai soliti vampiri del popolo e della libertà di pensiero, tutti prodotti poco originali di uno schifoso imperialismo culturale.
Ma, come fortunatamente successo in altri campi – politica, scienza, legge, sport – anche in questo grigio diluvio della odierna quarta rivoluzione industriale, in questa offensiva del capitalismo 4.0 e della tirannia tecno-sanitaria, nell’Arca dei ribelli entra anche un cantante.
Una voce libera fuori dal coro: Francesca Calearo, in arte Madame.
Bollata come no vax, sarà certamente lei la nostra preferita al concertone romano di Capodanno!
Forza Francesca!
Giuliano Castellino