L’UNITÀ DEL DISSENSO
E che sia dissenso
Facciamo notare solo una cosa, senza nessuna pretesa, ma crediamo che servirà a smascherare chiunque usi l’unità per scopi trasversali o vani.
L’UNITÀ DEL DISSENSO e della RESISTENZA deve passare attraverso l’unità di idee chiare e precise, che tengano lontano chi vuole usare il popolo della protesta, in totale buona fede, per un proprio torna conto politico-elettorale.
L’unità, necessaria, deve rinnegare in primis, azzerare e cancellare tutto ciò che fa gli interessi dell’oppressione globalista, iniziando dalla TRANSIZIONE ECOLOGICA.
Paragone è a favore di questa, ad esempio, che è il cavallo di Troia con cui verrà invaso ogni contesto della società umana e divina.
Quindi ben venga il fronte unico, ma si chieda ad Exitalia di prendere posizione netta contro la follia “ecologista” imposta dai globalisti.
Non per niente gli eretici che occupano le gerarchie della Chiesa Cattolica Apostlica e Romana hanno già preceduto tutti con “Amoris letitiae”.
Il divenire dialettico liberal-gnostico-troskista usa sempre nuovi termini per dire le stesse cose: usura finanziaria ed esproprio (anche del proprio corpo) oggi sono mutati in diritti della terra.
Il globalismo liberal-troskismo si chiama ECONOMIA CIRCOLARE.
Circola tutto: case, cose, cucine, bagni, camere da letto, moglie, figli, tutto in comune, tutto circola.
NON AVRAI NIENTE E SARAI FELICE.
La transizione ecologica sono i “diritti della terra” che sostituiscono i “diritti dell’uomo” che hanno sostituito i diritti di Dio Ottimo Massimo.
Quindi, ben venga l’unione, ma chiediamo a Paragone e ad altri di rinnegare la transizione ecologica apertamente e a Toscano di smetterla di sproloquiare di democratismo cristiano (il cristianesimo, per grazia di Dio, non è democratico perché Cristo è Re).
Magari sbroccheranno e ritorneranno nella culla del mainstream con la Signora della Garbatella, ma sulla resistenza non si scherza, milioni di connazionali hanno rinunciato a lavoro e lottato per la libertà.