a cura di Ancora Italia
E’ giunto il momento di alzare la voce e difendere la nostra sovranità democratica!
Partecipiamo con ammirazione e sostegno alla protesta dei nostri coraggiosi agricoltori, che hanno alzato la testa contro le ingiustizie della globalizzazione.
A Roma i nostri militanti insieme alle sezioni romane, ai quali va il nostro ringraziamento, sono animatori e sostenitori dei presidi, unici riconosciuti, nonostante le sistemariche distorsioni e mistificazioni dei media mainstream, a far parte della protesta insieme a Danilo Calvani in questa che ormai è una mobilitazione contro Bruxelles e non solo a favore degli agricoltori.
Questa protesta non è solo un fatto nazionale, ma sta assumendo proporzioni transnazionali, sfidando il silenzio assordante dei grandi sindacati agricoli e dei media controllati dal potere.
Questo silenzio parla da sé: questi soggetti non ci rappresentano, non difendono i nostri interessi, ma si piegano ai voleri del sistema globalizzato.
Ora, più che mai, è chiaro che la globalizzazione è un fallimento. I nostri agricoltori si trovano a competere con concorrenti stranieri che operano in condizioni vantaggiose, con regole diverse e spesso meno stringenti.
Questa è ingiustizia. Questa è disuguaglianza.
Non possiamo permettere che il nostro tessuto agricolo venga strangolato da politiche globaliste che favoriscono solo chi ha più potere economico.
Non possiamo accettare che le risorse del nostro paese vengano sacrificate sull’altare della globalizzazione, trasferendo costi insostenibili ai cittadini.
La soluzione proposta da alcuni di placare la protesta con elemosine e prebende è vergognosa.
Non dobbiamo accettare elemosine, dobbiamo rivendicare i nostri diritti e la nostra dignità!
Prima di tutto dobbiamo uscire dall’Europa, unico modo questo per determinare a livello nazionale condizioni che consentano ai nostri agricoltori di competere su un terreno equo.
Questa non è solo una questione economica, è una questione politica. Dobbiamo denunciare la crisi del mercato globale ed attuare un cambio di rotta. Dobbiamo ripristinare la sovranità nazionale per proteggere i nostri produttori, le nostre terre e il nostro futuro.
Uniamoci alla protesta degli agricoltori, difendiamo la nostra terra e il nostro diritto a un futuro sostenibile e equo per tutti gli italiani! Viva l’Italia sovrana!
NO #Sanremo2024
SI #agricoltoritaliani #uscita #NoEuropa