Castellino (Italia Libera): “Salvare la vita ad Alfredo e subito campagna per cancellare il 41 bis!
Speriamo che l’ONU possa ribaltare le vergognose sentenze politiche dei tribunali italiani”.
Umberto Baccolo (Nessuno Tocchi Caino):
“Oggi 1 marzo nel caso Cospito, dopo il rigetto del ricorso in Cassazione, svolta importante: entra in scena la comunità internazionale. In data 25 febbraio infatti, senza darne prudentemente notizia alla stampa, l’avvocato di Cospito Flavio Rossi Albertini aveva inoltrato alla Commissione Diritti Umani dell’ONU una segnalazione sulla vicenda di Alfredo per possibile violazione del Protocollo Opzionale al Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici”.
Ha continuato l’esponente radicale: “Secondo la regola 94 delle norme di procedura della Commissione, è stato quindi richiesto allo Stato membro, cioè l’Italia, di garantire che le condizioni di detenzione di Cospito siano in accordo con gli standard internazionali e compatibili con gli articoli 7 e 10 del Patto, nel mentre la Commissione analizzerà il suo caso.
Ricordo che l’articolo 7 dice che nessuno può essere sottoposto alla tortura o a trattamenti e punizioni crudeli, inumani e degradanti. Quello 10 che i prigionieri devono essere trattati con umanità e rispettando la loro dignità e che il regime penitenziario deve essere tale da garantire il perseguimento del fine del ravvedimento e della riabilitazione sociale dei detenuti.
Questo interessamento dell’ONU è una notizia estremamente importante in quanto, se la Commissione stabilisse che il 41bis viola per Cospito i suoi standard, questo andrebbe a riflettersi proprio sull’istituto del 41bis in generale che, se dichiarato contrario ai patti internazionali, andrebbe per forza rivisto.
Ora al Governo sta la missione difficile di rispondere in tempi brevi alla Commissione provando a difendere l’istituto del 41bis e la sua posizione della fermezza su Cospito: vedremo gli sviluppi ma immagino difficoltà”.