L’Italia Mensile intervista il Professor Giovanni Frajese. Di seguito trovate l’ultima delle cinque parti in cui è divisa e anche il video completo.
IM : Dal 15 ottobre 2021 abbiamo avuto l’ ingresso del green pass nel mondo del lavoro, su tutte le categorie di lavoro chiaramente. Ci era stato detto che questo decantato Green pass ci garantiva, parole di Draghi, di trovarci in ambienti con persone negative; abbiamo visto che questo non è stato anzi di fatto non è stato altro che uno strumento di controllo sociale. Le chiedo: cosa si sente di dire Giovanni Frajese, a quelle persone che come lui hanno resistito al ricatto sociale del green pass sul lavoro e che probabilmente continueranno a resistere se questo strumento verrà reintrodotto.
PROF. FRAJESE : Alle persone che hanno fatto questo io mi sento di dire grazie… Perché se ci sarà la speranza di un qualcosa di diverso o comunque di una società che torni ad essere umana, o a riprendersi i valori che erano fondamentali prima del covid, a partire dalla Libertà, libertà di pensiero, libertà di scelta terapeutica, la libertà di scegliere come vivere la propria vita, perché credo che questo sia insito in ogni essere umano e necessario proprio per lo sviluppo individuale delle persone, che questa libertà venga mantenuta. Libertà, che in questo momento, sia di pensiero,che di espressione, sembra essere il più grosso nemico che lo Stato abbia e che sembra voglia ridurre tutti ad unico colore, questo lo abbiamo già visto nel passato, il colore alla fine diventa grigio, invece abbiamo bisogno della varietà dei colori che ci rappresentano, di ogni tipo, delle culture diverse, dei punti di vista diversi, di quelli spirituali, di quelli non spirituali, di quelli materialisti, di qualunque cosa. Perché attraverso a quella che mi piace chiamare la “biodiversità del pensiero” c’è la possibilità di, osservando le cose con un minimo di distacco cosa che la maggior parte delle persone non è in grado di fare, si possono individuare quelle che sono le strategie migliori. Non solo per quello che riguarda il futuro sanitario del nostro pianeta, ci hanno avvisato per tempo che siamo entrati nell’era delle pandemie, come decideremo di rispondere alle pandemie, io mi auguro fortemente, non sia sull’ ondata di quella che abbiamo appena vissuto e se sarà così, sarà grazie alle persone che hanno preferito per ragioni in realtà etiche, e soprattutto di un qualcosa che sentivano essere fortemente ingiusto, hanno preferito pagare un prezzo a volte anche altissimo in prima persona, sopportando tra l’altro anche l’odio di molte persone che invece hanno scelto liberamente, ci mancherebbe altro, di fare un’altra strategia diversa con la propria vita e sperando invece che questa frattura possa essere ricomposta soprattutto nel momento in cui la falsità per cui sono i non vaccinati ad aver prolungato la pandemia e che il problema sono loro è ormai palese sotto gli occhi di tutti. Speriamo quindi che si possa ricondurre a uno questa frattura, soprattutto all’interno del popolo, pur comprendendo le difficoltà delle persone vaccinate e spesso la rabbia delle persone non vaccinate; la rabbia , così come la paura, non sono affatto delle buone consigliere, portano solamente ad agitare ulteriormente il mondo in cui viviamo. Ne usciamo in maniera diversa se riusciamo a rimanere sereni e tranquilli e riappropriarci dei valori che abbiamo rappresentato negli ultimi secoli, in questo che era un gran bel paese, che oggi è diventato la brutta copia dei paesi nord europei.
IM : ULTIMA DOMANDA, A NOVEMBRE LA CORTE COSTITUZIONALE SARA’ CHIAMATA A GIUDICARE SULLA LEGITTIMITA’ DELL OBBLIGO VACCINALE PER IL PERSONALE MEDICO E SANITARIO. SE RISPODESSE FAVOREVOLMENTE, GETTEREBBE UN’OMBRA SUL TUTTO IL MONDO DEL LAVORO PERCHE’ RAPPRESENTEREBBE UNA PORTA PER UTTE LE CATEGORIE DI LAVORATORI. QUALE SARA’ LA SUA POSIZIONE SE LA CORTE COSTITUZIONALE DOVESSE RISPONDERE FAVOREVOLMENTE E CHE COSA RISCHIEREBBE SE MANTESSE LA SUA POSIZIONE-
Prof. Frajese : Non sono in grado di sapere cosa rischierei. Di mantenere la mia posizione non ho dubbi a prescindere. Se c’è un regolamento illogico che mi costringe a vaccinarmi da una malattia dalla quale tra l’atro sono guarito, farò qualcosa di diverso. Come risponderò personalmente, lo capite da soli l’importanza di questa decisione. Ha talmente tanti risvolti, politici, economici, sociali, di giurisprudenza, che sarà il frutto di un lavoro di non semplificazione scientifica dei dati che oggi sono a disposizione, ma di necessità immagino, quindi non so se prevarrà di più la realtà che abbiamo sotto gli occhi o le necessità dell’esecutivo. Staremo semplicemente a vedere che cosa succede.”
INTERVISTA AL PROFESSOR GIOVANNI FRAJESE PRIMA PARTE
INTERVISTA AL PROFESSOR GIOVANNI FRAJESE SECONDA PARTE
INTERVISTA AL PROFESSOR GIOVANNI FRAJESE TERZA PARTE
INTERVISTA AL PROFESSOR GIOVANNI FRAJESE QUARTA PARTE
INTERVISTA AL PROFESSOR GIOVANNI FRAJESE QUINTA PARTE E VIDEO COMPLETO