È IL PRESIDENTE BRASILIANO A PROVARE A SMORZARE I TONI
“La maggior parte di coloro che hanno votato per Bolsonaro sono di destra, ma sono persone perbene”, ha detto Lula.
“Nessuno si aspettava che ci sarebbe stato un atto di vandalismo. Quello che è successo qui ha a che fare con una minoranza di vandali”, ha detto il presidente, dopo aver camminato con i governatori lungo l’Esplanada dos Ministérios.
Mossa molto intelligente ed equilibrata di Lula, che a differenza di Biden dopo i fatti di Capitan Hill e dei regimi occidentali contro i dissenti, ha capito che il Brasile in questo momento ha bisogno di pacificazione e non di opposti estremismi, con ogni probabilità fomentati da forze internazionali e occidentali.
Il vero problema del Brasile continua a restare la totale inadeguatezza del Supremo Tribunal Federal.
Negli ultimi sette anni i ministri brasiliani hanno fatto di tutto per distruggere il sistema politico e democratico del paese finendo fatalmente per scatenare la polarizzazione.
E Washington sogna, dopo Russia, Cina e Iran, un’altra nazione dei Brics nel caos.
Giuliano Castellino