Aleksandr Dugin
Le rivoluzioni colorate sono sempre portate avanti dai globalisti nell’interesse dell’Occidente per preservare e rafforzare la propria egemonia e per minare ed eliminare la sovranità nei Paesi in cui vengono attuate.
I sostenitori del potere sovrano e di un mondo multipolare devono imparare a usare l’indignazione popolare nel senso opposto: per rovesciare i governanti fantoccio installati dai globalisti. Questa non è più una rivoluzione fatta di colori, ma un atto di lotta di liberazione dei popoli.
Ora è chiaro che gli globalisti non lasceranno il potere da soli sotto la pressione della società: in Ucraina ha semplicemente regnato una dittatura a tutti gli effetti, e qualcosa di simile sta accadendo in Francia, Argentina e altri Paesi che sono sotto il potere diretto delle strutture globaliste sovranazionali. Pertanto, è necessario che tutti si preparino a misure radicali per rovesciare la dittatura globalista nei Paesi che vogliono riconquistare la propria sovranità.
Il tempo delle rivolte di liberazione dei popoli su scala globale sta arrivando. I loro organizzatori, i leader e i partecipanti devono essere consapevoli della loro unità con altri ribelli contro la grande forza della Bestia globalista ed essere solidali fra di sé. Le rivolte popolari di liberazione stanno scoppiando in Armenia e in Argentina, continuano in Francia e potrebbero scoppiare alla vigilia delle elezioni statunitensi.
Il mondo multipolare e i suoi poli principali e più decisivi dovrebbero sostenere attivamente e non timidamente le forze anti-globaliste e, al contrario, aiutare i Paesi a stroncare sul nascere i tentativi di rivoluzioni colorate ovunque si presentino. In battaglia come in guerra.
Naturalmente non possiamo interferire in nessun processo nel territorio del nemico, seppur tutto ciò abbia interferito nei nostri processi interni (in Russia) e sta interferendo anche adesso e continuerà a farlo.
Non si può solo difendere, bisogna anche attaccare.
L’Occidente collettivo ha dichiarato la Russia suo principale nemico ed è in guerra con noi. È assurdo non accorgersene. Dobbiamo essere seriamente coinvolti in questa guerra. Ciò significa che è necessario fornire un sostegno efficace a tutti i movimenti di liberazione dei popoli che lottano contro la dittatura delle élite globaliste unipolari.
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