Diego Fusaro
È un fatto di una gravità inaudita l’attentato verificatosi ieri (l’altro ieri, ndr) al Crocus City Hall, una sala concerti nel quartiere Krasnogorsky di Mosca, nella periferia nord ovest della capitale nell’omonima Regione.
Decine di morti e centinaia di feriti in una sparatoria.
Da quel che apprendiamo, l’Isis avrebbe rivendicato l’attentato.
Al momento non vi sono certezze e si ragiona per ipotesi, che potrebbero ovviamente essere smentite dall’emergenza di prove concrete.
In questo orrendo attentato sembra davvero che qualcosa non torni.
Intanto che cos’è realmente l’Isis?
Chi lo finanzia e in nome di cosa agisce?
Ci hanno sempre raccontato che l’Isis ha una radice islamista e ha per obiettivo l’occidente.
Che senso avrebbe dunque per l’Isis colpire oggi la Russia, che dell’occidente liberal-atlantista è, con la Cina, il principale nemico?
Indebolire la Russia con un attentato non sarebbe forse un “favore” fatto all’occidente stesso?
Oltretutto la Russia, con la Cina, sostiene fortemente la causa palestinese.
Vi è chi parla a questo proposito di possibile attentato da parte di forze cecene.
Non ci stupiremmo davvero se i media allineati all’ordine della globalizzazione neoliberale arrivassero a sostenere che la responsabilità, come sempre, è dello stesso Putin, a cui d’altro canto hanno già assegnato la responsabilità di ogni colpa possibile.
E se si trattasse di un gesto compiuto da qualche banda ucraina?
O forse addirittura potrebbe esserci la longa manus dell’occidente liberal-atlantista, che in questi giorni sta schiumando di rabbia per il trionfo epocale di Putin alle elezioni recentemente svoltesi in Russia?
Sono tutte ipotesi, naturalmente, che potrebbero essere suffragate o smentite dalla emergenza di prove concrete nelle prossime ore o nei prossimi giorni.
Quel che è certo è che davvero qualcosa non torna nella narrazione inerente a questo attentato orrendo.