L’Arcivescovo Monsignor Salvatore Costanzo, della Chiesa Vetero Cattolica Apostolica Missionaria Veritas, ha recentemente espresso profonda preoccupazione per le gravi condizioni critiche delle carceri italiane1. In un momento storico segnato da conflitti e genocidi in diverse parti del mondo, l’Arcivescovo sottolinea la necessità di un atto di clemenza simile a quello avvenuto negli anni ’90, come l’amnistia o l’indulto, per ridare senso e valore alla giustizia e al fine della pena e della redenzione.
La dignità e il rispetto della persona umana del detenuto non dovrebbero mai venir meno.
In comunione con Papa Francesco e i Venerati Patriarchi, l’Arcivescovo auspica che le autorità statali prendano provvedimenti urgenti per favorire la dignità di ogni essere umano e affrontare il sovraffollamento delle carceri italiane.
La Beata Vergine Maria, sotto il titolo di “Madonna di Debitori e della Misericordia,” è particolarmente cara ai Signori Detenuti e rappresenta una fonte di ispirazione e forza per coloro che lavorano nelle istituzioni penitenziarie.
Questi provvedimenti di clemenza, secondo l’Arcivescovo, sono segno di alta civiltà e sana democrazia per la nostra Nazione.
È incoraggiante vedere leader religiosi come l’Arcivescovo Costanzo impegnarsi attivamente per migliorare le condizioni dei detenuti e promuovere la dignità umana.
Le mobilitazione di Giuliano Castellino e di Sovranismo Popolare a favore dei detenuti è benedetta dall’Arcivescovo, e speriamo che le istituzioni italiane agiscano tempestivamente per affrontare questa emergenza carceraria.
Oremus ad Vincem