di Fabio C. Maguire
L’Algeria entrerà a far parte definitivamente dell’alleanza dei BRICS a partire dalla prossima estate, formalizzando il suo ingresso durante il vertice estivo che si terrà in Sud Africa.
La domanda per l’adesione era stata inoltrata ufficialmente lo scorso 7 novembre, a seguito di un incontro tenutosi nel settembre passato tra il ministro degli Esteri cinese e il suo omologo algerino durante la settantasettesima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite; a margine di questa riunione il ministro Wang Yi aveva manifestato tutto il suo entusiasmo per la volontà del paese arabo di entrare nell’Alleanza antagonista al fianco di Russia, Cina, Brasile, India e Sud Africa.
L’Algeria, successivamente all’avvio dell’operazione speciale nel febbraio del 2022, non aderì alle sanzioni imposte alla Russia, continuando a sviluppare i rapporti con Mosca.
Le relazioni con l’Occidente invece sono andate progressivamente deteriorandosi nel tempo, in particolare a seguito di quel che concerne la questione del Sahara occidentale che ha compromesso il dialogo con gli Stati Uniti e la Spagna e ha interrotto la fornitura di gas algerino attraverso il gasdotto Maghreb-Europa a partire dal primo novembre 2021.
Algeri si è gradualmente avvicinata alla Russia, la quale collaborazione prevede di costruire due centrali nucleari nei prossimi anni e di incrementare i commerci e le esportazioni, specie di cereali.
Altresì in termini di sicurezza e prevenzione i due paesi sono stati molto attivi, sviluppando stretti legami in termini di commercio tattico ed effettuando esercitazioni antiterrorismo congiunte, pianificate e svolte presso l’ex base francese di Hammigir.
A tal proposito sono aumentati anche gli acquisti di armi e tecnologie militari nonché la fornitura di caccia e di sofisticati sistemi di difesa missilistica (S-500), che consentiranno all’Algeria di dotarsi di un esercito nazionale forte e autonomo sul continente, dunque non più soggetto a ingerenze straniere.
I rapporti multilaterali sono in crescita e la partnership russo-algerina ha dato un forte impulso allo sviluppo economico del paese, aumentando l’attrattiva degli investimenti dei partner stranieri e la cooperazione generale.
Il Presidente Tebbun ha invitato il Presidente Putin a una visita diplomatica programmata per maggio 2023.
Il ministro Lavrov ha parlato del popolo algerino come “persone a cui non può essere dettato qualcosa, aspettandosi che con un clic dall’altra parte dell’oceano si seguirà diligentemente istruzioni che contraddicono direttamente i suoi interessi nazionali.”
Tanti altri pesi hanno fatto espressa domanda di poter aderire ai BRICS, abbandonando le vecchie amicizie per trovarne delle nuove con le quali dialogare e crescere in sicurezza e stabilità