di Fabio C. Maguire
Si avvicina la scadenza dell’ultimatum dell’ECOWAS al Niger.
Se i rivoltosi non abbandoneranno le loro ambizioni e non ripristineranno l’ordine costituzionale, una coalizione di paesi africani interverrà militarmente.
Ad aver promosso l’iniziativa i rappresentanti di Costa d’Avorio, Ghana, Senegal e Nigeria.
Come visto il Senegal è stato travolto da violente proteste; da manifestazioni popolari che sono state connotate da uno spiccato sentimento anti-occidentale e anti-francese che hanno destabilizzato profondamente il paese.
Adesso il Senegal dovrà fare innanzitutto i conti con i propri problemi interni prima di intervenire in una partita militare.
La Nigeria ha dovuto scontrarsi con la ferma opposizione del Parlamento che ha respinto la mozione avanzata dal Presidente Bla Tinubu per una partecipazione all’invasione del Niger.
L’Algeria, il Congo e il Chad si sono dichiarati contrari ad un intervento militare ed hanno espresso solidarietà al nuovo regime nigerino.
La Francia, coinvolta totalmente nella faccenda, ha dichiarato di prendere seriamente l’ultimatum dell’ECOWAS e di sostenere qualsiasi azione armata per restaurare il vecchio potere.
Secondo il Ministro degli Esteri francese Catherine Colonna, i preparativi per un imminente attacco al Niger sono stati conclusi ed ha esortato i militari nigerini a “rinunciare a questo avventurismo” ed a “ripristinare la democrazia”.
Intanto, in attesa della scadenza dell’ultimatum, i rappresentanti del Niger sono volati in Mali dove hanno siglato un accordo di mutuo soccorso con la Wagner.
Il gruppo dovrebbe essere stato già trasferito, come segnalato dall’emittente francese France 24.
L’arrivo dei wagneriti in Niger potrebbe scongiurare un intervento straniero nel paese, come auspicano anche i leader di Mali e Burkina Faso che sostengono che una guerra nella zona potrebbe avere un profondo effetto destabilizzante su tutta la regione.
Sugli eventi in Africa occidentali si è espresso anche il Presidente della Turchia Erdogan che non ha riconosciuto il nuovo governo ma ha sostenuto i ribelli nella loro lotta.
In conclusione, la Wagner è schierata in Niger mentre Costa d’Avorio, Senegal e Ghana portano avanti la soluzione militarista.
La Nigeria dovrebbe essere formalmente fuori, questo è dovuto dalla resistenza dei senatori che non sono interessati a rovinare le relazioni con il Niger.
La mossa di Washington potrebbe essere quella di sostenere in prima battuta la coalizione dell’ECOWAS per poi intervenire qualora le cose dovessero degenerare.
Ricordiamo che gli Stati Uniti hanno oltre due mila soldati presenti nel paese, sei mila in tutto il continente.