di Fabio C. Maguire
Tra il 10 e il 12 febbraio il generale delle forze aerospaziali americane Glen VanHerck ha informato l’avvistamento di tre oggetti non identificati sui cieli del Nord America.
La vicenda ha suscitato subito un grande interesse da parte della stampa, in particolare dopo le ultime dichiarazioni di alcuni esperti dell’intelligence, secondo i quali la natura dei tre “oggetti ad alta quota” potesse essere “extraterrestre” e “aliena”.
L’aviazione americana e canadese hanno abbattuto i veicoli aerei, l’ultimo proprio domenica tra il Michigan e il Canada, specificandone la forma ottagonale.
Le “navicelle” sono risultate essere prive di equipaggiamento spia, così come affermato dal Pentagono, e volavano ad una distanza di 12 mila metri da terra.
La notizia, subito virale, appare come un chiaro e puerile tentativo di Washington di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica da problemi e vicende ben più importanti e spinose, specie per la Casa Bianca, come l’ultima concernente l’esplosione del gasdotto Nord Stream, recentemente rivelatasi di matrice statunitense.
La fake news, smentita dallo stesso Biden con delle rassicurazioni ai cittadini sulla CNN, è una funzionale arma di distrazione di massa oltre che presumibilmente anche l’ennesimo mezzo di terrorismo mediatico utilizzato dalle leadership nordamericane ai danni dei cittadini, al solo fine di rinsaldare lo Stato del terrore.
Parole molto significative sono state pronunciate anche da Edgar Snowden, ex collaboratore della sicurezza nazionale degli USA, attualmente rifugiato in Russia.
L’esperto informatico ha asserito come “non sono alieni, vorrei che lo fossero ma non lo sono. È il solito vecchio panico artificiale, un rumore di sottofondo che fa si che i giornalisti che si occupano di questioni di sicurezza nazionale vengano assegnati a indagare sulle stronzate dei palloni piuttosto che sui bilanci di guerra o sugli attentati (come quello al North Stream).”
In effetti la farsa hollywoodiana ha coperto tutte le prime pagine dei quotidiani di questi ultimi giorni, facendo scomparire dal panorama mediatico internazionale la faccenda del plausibile sabotaggio della CIA al gasdotto nel Baltico, importante se non vitale mezzo di rifornimento europeo di gas.
Infatti se dovesse essere provata la responsabilità dei servizi segreti americani, i rapporti con la Germania, partner strategico ed essenziale in Europa, verrebbero meno e sarebbe un duro colpo da incassare per gli States.
L’inchiesta, condotta dal premio Pulitzer Seymour Hersh, lo ha definito un atto di “terrorismo internazionale” effettuato, con il supporto della Norvegia, durante un esercitazione militare della NATO nelle acque del nord.
I media mainstream hanno collaborato fedelmente affinché il tutto fosse insabbiato, inventando casi ad hoc e scrivendo copioni da film piuttosto che narrare ed investigare sullo stragismo imperialista a stelle e strisce.