L'Italia Mensile

La sconfitta dell’Uomo

Carla Peroni

La società nel 2024…
L’amara riflessione di una delusa militante politica.

Doverosa premessa: la delusione riguarda la società e non certo la militanza politica.

Posso sicuramente affermare che il lavoro politico svolto con i miei consimili è ciò che mi fa credere che ci
sia ancora un senso a questo divenire che il resto del mondo chiama vivere.

Siamo meri spettatori delle
nostre esistenze e viviamo il riflesso di quelle altrui in un superficiale voyeurismo che ci fa vedere ma non
guardare.

Sono davvero pochi a capire fino in fondo che questa società è manipolata all’inverosimile, che siamo un
esperimento riuscito oltre ogni più rosea previsione, che siamo letteralmente ammaestrati e rispondiamo
scodinzolanti agli ordini aggredendo rabbiosi quelli che invece non si sottomettono.

Siamo gli sconfitti della guerra cognitiva in atto contro di noi.
La guerra cognitiva non è altro che una versione molto più potente ed efficace della guerra psicologica in
grado di plasmare volontà, abitudini e pensieri anche in modo irreversibile.

Utilizzano i mass media per terrorizzarci con emergenze varie, gli influencer per indirizzare i nostri gusti e
abitudini, tramite le serie tv e i film di Hollywood ci abituano ad essere schiavi, a lavorare 12 ore al giorno
perché solo così si è vincenti: ci fanno sembrare “cool” il mangiare velocemente un mini sandwich seduti
alla scrivania mentre lavoriamo senza sosta, magari bevendo una coca o un caffè di starbucks in attesa di
passare il week end da soli sul divano a guardare la tv, in un loop delirante fatto di vuoto e umana assenza.

Esiste ancora il buco nell’ozono?

Quello che dicevano fosse creato dalle lacche per capelli per poi scoprire
che era colpa delle puzzette delle mucche, vi ricordate?

C’è davvero l’emergenza climatica che ci ha reso dei Gretini che parlano solo di meteo?

C’è mai stata davvero l’emergenza sanitaria da covid-19? (a proposito, preparatevi che sta tornando,
dicono)…

Una volta intrappolati nelle nostre case e in noi stessi, bombardati h24 da notizie create e studiate – anche
lessicalmente – ad arte, la società è diventata quello che volevano che fosse: esseri docili, ammaestrati,
impauriti, sottomessi ma al contempo cattivi, pronti a denunciare e sbranare chi non voleva sottostare alle
imposizioni.

L’etica li guidava, il buon senso illuminava le loro azioni.
Dietro queste (libere?) scelte etiche, c’è la sconfitta dell’essere umano piegato alle idee finto-green, finto-
pink e finto-rainbow.

C’è la finzione che sconfigge la realtà, la debolezza che sconfigge la forza, l’oblio che annulla la ragione.

C’è l’amara delusione del Pensiero.

Un commento su “La sconfitta dell’Uomo

  1. bellissimo….. come noi consimili raccolti attorno alla COMUNITA’ MULTIPOLARE di Giuliano, potremmo non sentirci partecipi di ciò che brillantemente scrivi…? solo consentimi……. da consimile a consimile, come sento di essere..

    L’amarezza che tu stessa premetti come mood al tuo pezzo e che (detto tra parentesi )caratterizza anche me a prescindere da precedenti mie esperienze politiche, forse ti impedisce di vedere con lucidità tutta la complessità della attuale vicenda storica o forse sarebbe meglio dire “antropologica”

    Mi spiego: non c’è un Noi ed un Loro , a mio avviso

    Altrimenti come spiegarsi la tragica vicenda del “padroncino” agricoltore di Latina , che invece di portare al PRONTO SOCCORSO un suo dipendente clandestino indiano , va a depositarlo dinanzi a casa sua , con a fianco il braccio spezzato?

    Usando gli schemi di Marco Rizzo quel padroncino somigliante a migliaia di emuli (in piccolo) della spudoratezza transumana degli Elkan dei Benetton dei Caltagironi etc… dovrebbe appartenere al ceto medio condannato alla estinzione dal neoliberismo?

    Io credo cha davanti a Noi della Comunità Multipolare …si possano aprire vasti e inesplorati campi di azione in una vasta zona grigia dove più che amarezza prevale una disperazione intraprendente. Un caro saluto

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