L'Italia Mensile

La Russia ama i suoi figli

di Ramona Castellino

Ancora una volta la Russia dimostra di essere un faro contro il globalismo, contro il gender e contro la cultura della morte, a difesa della Famiglia e dei figli.

Il primo grande segnale il presidente Putin lo dà con la reintroduzione del titolo onorifico “Madre Eroina” grazie ad un decreto legge del 15 agosto del 2022.

Questa onorificenza, con la quale le madri vengono onorate col distintivo dell’ Ordine della Madre Eroina, viene assegnata a tutte le donne di cittadinanza russa che abbiano partorito dieci o più figli cittadini russi.

Grazie a tale titolo, le famiglie numerose riceveranno dalla Federazione Russa, un compenso forfettario di 1 milione di rubli.

Ma non è finita qui.
Notizia di ieri è che la Duma di Stato ha approvato con celerità, una legge che vieta a tutti quegli stati che consentono la modifica di genere, di adottare bambini della Federazione Russa.

Tale divieto verrà applicato appunto in tutti quegli stati, in special modo quelli occidentali dove queste pratiche sono più diffuse, che approvano una qualsiasi forma di transizione di genere.

In un Occidente viziato e malato e in un’ Italia dove anche la sanità è al collasso e per fare un esame specialistico salvavita o si paga o si muore e dove il latte in polvere per un neonato costa 48 euro, ma una “transazione di genere” è totalmente gratuita, la Russia resta un baluardo della tradizione.

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