Giuliano Castellino
Un movimento di resistenza ha bisogno di tutto.
Ci mancherebbe…
Bene i Cineforum, interessanti i pic nic e gli incontri culturali.
Utilizzabili anche social e zoom, siamo nel 2023.
Ma la resistenza, in primis, si fa nelle strade, nelle borgate, nelle piazze.
È giunto davvero il momento di mettere un pò da parte i social, le belle e tranquille serate, gli incontri ed i dibattiti e tornare alla Militanza.
Quella con la M maiuscola.
Quella che mangia marciapiedi, conquista territori, aggrega famiglie, lavoratori, proletari, studenti, precari.
Riconquista spazi sociali, restituisce alle borgate partecipazione, socialità, comunità, attivismo, partecipazione.
Urge riallacciare quel cordone ombelicale vitale con le lotte popolari, quelle per i diritti sociali, per la casa, i salari.
Stare nei quartieri, stare con la gente, tornare a volantinare, ad attaccare i manifesti, a fare picchetti, presidi, a manifestate in piazza!
Tornare a distribuite il nostro giornale, ad incontrare persone e alle stesse dare prospettive di lotta.
Tornare a cantare nelle strade, a marciare, ad impugnare le bandiere, a suonare i tamburi!
“Forte il braccio che innalzerà il Tricolore della libertà… figli della stessa rabbia!”
Per un’Italia Libera e Popolare!