La Resistenza Merita Rispetto!
Milioni di italiani che hanno resistito e sofferto meritano rispetto!
30 mesi di lotta meritano rispetto!
di Giuliano Castellino
Per 30 lunghissimi mesi, abbiamo sentito urlare nelle piazze di tutta Italia slogan gonfi di rabbia, ma, anche, espressione di dolore e profonda sofferenza: “libertà”, “giù le mani dai bambini”, “assassini”…
Eh sì, perché mentre in molti si scoprivano capi-popolo e influencer dal video facile e dalla insperata, quanto effimera, notorietà, milioni di italiani soffrivano davvero, vessati e perseguitati da una tirannia e un’offensiva globaliste senza precedenti.
Quarantene, lockdown, arresti domiciliari di massa, droni e posti di blocco, per non parlare dei milioni che hanno rischiato di perdere il lavoro, delle migliaia che lo hanno perduto, dei tantissimi che lo hanno riottenuto solo grazie ad un provvidenziale raffreddore.
In tanti hanno ceduto al ricatto del permesso di lavoro verde, mettendo a rischio la propria salute o perdendoci la vita, in ognuno di questi casi la tirannia tecno-sanitaria ha prodotto i risultati desiderati: famiglie devastate, psicologie distrutte, lavoratori di ogni settore umiliati, dissidenti manganellati e in galera, portuali caricati e “ innaffiati” dagli idranti…
Un popolo intero alla catena, segnato e soffocato dalla museruola, distanziato e avvelenato da un trattamento sanitario obbligatorio e ripetuto.
E quando tutto sembrava affievolirsi, il nuovo virus è diventata una guerra, quella cercata dalla NATO e celebrata dai pacifinti del globalismo angloamericano e occidentale.
Ma, nonostante tutto, malgrado Bruxelles e le anti umane politiche neoliberiste – quelle che più uccidono e più c’è n’è bisogno – nonostante i modelli antropologici devastanti che, da Fedez ai Maneskin, gli venivano propinati, milioni di italiani non hanno ceduto, né narrazione terroristica del Covid né emergenze ucraine o pseudo climatiche li hanno piegati.
Questi milioni di eroi sconosciuti meritano rispetto!
Per la prima volta nella storia repubblicana, si presenta un’occasione straordinaria: milioni di italiani coraggiosi, che nessun partito in Parlamento può rappresentare, possono eleggere 40/50 dissidenti pronti a portare nei palazzi del potere la resistenza e la rivoluzione, pronti a bloccare la schiavitu’ ribattezzata “resilienza”, ad impedire l’invio di nuove armi per guerre sporche, a bloccare quarte dosi, nuove restrizioni e quarte rivoluzioni industriali anti popolari.
Solo un fronte unito del dissenso potrebbe oggi, per la prima volta, rappresentare concretamente l’utilità del voto.
Eppure ci sono ancora almeno tre o quattro diverse offerte sulla piazza, quando dovrebbe e potrebbe essercene solo una.
Tertium non datur: o si è stupidi politicamente o qualcuno è in malafede.
Per quel che ci riguarda, lavoreremo fino all’ultimo per unire, ma se i personalismi e gli interessi di bottega prevarranno, tradendo e frustrando lotte e sacrifici personali di milioni di italiani, ci batteremo per promuovere l’astensione più eclatante e delegittimante della storia italiana, additando gli artefici della frammentazione come traditori, sia del popolo che della resistenza, nel cui nome ed interesse avrebbero dovuto servire e non certo servirsi.