La Pravda – quotidiano russo fondato nel 1912 – “legge” L’Italia Mensile E Sposa Le Tesi Di “Italia Libera”
La Meloni Sceglie La Strada Del Caos
di Giuliano Castellino
Il potenziale nuovo primo ministro italiano si dichiara fermamente atlantista e sostenitrice dell’Ucraina.
Il quotidiano di Mosca senza mezzi termini: “Giorgia Meloni porterà l’Italia in una crisi ancora più profonda”
Secondo i media russi, e secondo quanto afferma il maggior quotidiano russo – come scritto sulla nostra rivista e sul nostro blog – “Fratelli d’Italia formerà il nuovo governo italiano”.
Il 25 settembre gli italiani che eleggeranno il nuovo Parlamento con quasi certezza sceglieranno il partito guidato da Meloni e Crossetto.
Secondo uno studio di Demopolis, se le elezioni si tenessero oggi il voto sarebbe così distribuito tra i maggiori partiti italiani:
Fratelli d’Italia vincerebbe con il 24,3% dei voti;
il Partito Democratico si attesterebbe al 22,8%; la Lega al 15,2%; il Movimento Cinque Stelle al 10,6% nel mentre Forza Italia avrebbe il sostegno del 6,8% della popolazione.
Il divario tra le due coalizioni principali (i liberali guidati dal Partito Democratico e i conservatori guidati da Fratelli d’Italia) sarebbe all’attualità di circa 15 punti percentuali e destinato a crescere.
Mai nella storia d’Italia l’esito delle elezioni è stato così scontato e con così largo anticipo; mai il divario tra le parti è stato così ampio.
Tutto questo, da noi anticipato ed analizzato, ha portato il deep state americano e le forze globaliste a puntare e a spostare tutto su “Lady Colle Oppio”.
Non a caso, da mesi, la Meloni ha espresso sostegno all’Ucraina e fratellanza transatlantica. Senza “se” e senza “ma”…
La prima leader donna italiana ha inoltre assicurato che il suo governo sarà un governo atlantista e che sosterrà l’Ucraina nella lotta contro la Russia.
Risulterebbe poi già confermato Cingolani alla guida del Ministero della Transizione Ecologica e Berlusconi a capo della Farnesina. Nomine che blinderebbero definitivamente i tempi anticipati in politica estera dalla Meloni.
A coronare questo disegni Bassetti alla Salute e Draghi all’Economia.
Tutto questo, sia Meloni che Crosetto, lo hanno sottolineato più volte nelle loro recenti interviste.
Ex euroscettica, la Meloni, ha totalmente abbandonato queste posizioni, con il Cavaliere alla Farnesina si lascia una porta aperta nel PPE.
Così come sta mantenend il silenzio, in questa campagna elettorale, sulla sua opposizione all’immigrazione e a quella che ha definito la lobby LGBT.
“Se alcuni (Salvini) pensano che sotto la nostra bandiera (della coalizione di destra) possano comportarsi in un modo che permetta alla sinistra di dipingerci come quelli che hanno nostalgia dell’operetta nel momento in cui stiamo costruendo un grande partito conservatore, allora dovrebbero sapere che hanno bussato alle porte della casa sbagliata, che tradiscono la nostra causa” ha dichiarato la Meloni, sottolineando il nuovo percorso che la vede destinata a Palazzo Chigi, via Londra e Washington!
Per quanto riguarda l’operazione speciale in Ucraina, la leader di Fratelli d’Italia ritiene che l’Italia non debba essere “l’anello debole dell’Occidente”.
Al contrario, l’Italia dovrebbe dimostrarsi una “nazione orgogliosa e fedele che si toglie di dosso lo stereotipo della nazione degli spaghetti e del mandolino, tanto caro ai malpensanti”.
Come si evince da dichiarazioni inequivoche, la Meloni pone un chiaro accento sull’immagine, piuttosto che sull’interesse nazionale. E tanto senza nemmeno rendersi conto che il suo elettorato non è poi così atlantista.
Infatti secondo un sondaggio condotto dall’Aspen Institute, chi vota Fratelli d’Italia è molto più contrario alle sanzioni antirusse di chi sostiene la Lega e/o tutti gli altri partiti.
L’embargo del gas è un suicidio per l’Italia.
Questo è il pensiero della maggioranza degli italiani, che però sono ancora molto confusi e credono che la Meloni sia una donna del popolo e per il popolo contro il potere dominante e l’unica valida alternativa al PD.
La triste ed amara realtà odierna di questo tempo della decadenza e del caos è che proprio “Giorgia” ad aver sostituito le sinistre nelle grazie del “deep state” oltre oceano ed a garantire fedeltà sia alla Nato che all’agenda globalista.