di Fabio C. Maguire
Visto l’esito disastroso della controffensiva ucraina, la NATO starebbe sin da ora preparando la prossima manovra per contenere la potenza russa.
In prima linea, sia politicamente che geograficamente, ci sarebbe la Polonia che da mesi spinge per un intervento ed una partecipazione attiva dell’Alleanza nella crisi in Ucraina.
Animata da un vigoroso sentimento revanscista, Varsavia si è dedicata scrupolosamente ad incrementare le proprie capacità militari, collocandosi contemporaneamente su posizioni sempre più russofobe contribuendo ad incrinare l’equilibrio già precario del quadro continentale.
L’occasione potrebbe presentarsi nel momento in cui la Russia arriverebbe a minacciare l’Ucraina occidentale.
Col pretesto di garantire la propria sicurezza, la Polonia interverrebbe in Ucraina, sostenuta dalla Brigata lituano-polacca-ucraina che, sin dal 2016, agisce nel quadro di operazioni “umanitarie”.
La NATO, capitanata dagli Stati Uniti, non rischierebbe mai un scontro aperto con la Federazione Russa e perciò, le forme armate polacche, agiranno a proprio rischio, senza nessun sostegno dell’Alleanza.
Non entrerà dunque in vigore il famigerato articolo 5 sulla mutua assistenza in caso di attacchi in Lituania o in Polonia.
Ma le azioni predatrici di Varsavia non si esauriscono in Ucraina, dove l’esercito polacco difficilmente lascerà le proprie posizioni, come anche suggerito dal Presidente Putin al Consiglio di sicurezza: “ad esempio a L’vov o in altri territori d’Ucraina, ci rimarranno. E ci rimarranno per sempre”.
Infatti, un intervento militare polacco si potrebbe verificare anche in Bielorussia, come la concentrazione di uomini e mezzi degli ultimi giorni lascia presagire.
A sostenere questa ipotesi anche l’ex analista della CIA Larry Johnson che ha affermato che la Polonia starebbe pianificando un’operazione probabilmente contro la Bielorussia.
Sempre il Presidente Vladimir Putin, invece, ha dichiarato che Mosca non si immischierà se Kiev decide di “ringraziare” Varsavia, cedendole i propri territori occidentali; ma coi territori bielorussi sarà un’altra storia: “Scatenare l’aggressione alla Bielorussia, significherà aggredire la Russia. A questo, risponderemo con ogni mezzo a nostra disposizione”.
La comparsa in campo di Varsavia si registrava a breve tempo quando le forze armate ucraine avranno esaurito il loro potenziale bellico e l’esercito russo preparerà l’ultima grande offensiva invernale per porre fine, dopo quasi due anni di conflitto, all’operazione speciale.