L'Italia Mensile

La NATO si prepara alla guerra

di Fabio C. Maguire

Sembra sempre più lontana l’idea di una distensione tra l’Occidente e la Russia.
La NATO si sta preparando per uno scontro diretto con Mosca e le ultime dichiarazioni dei leader occidentali al vertice di Bruxelles evidenziano questa tendenza.

Non un solo presente ha parlato di pace e di dialogo con la Russia, sottolineando invece il bisogno di aumentare ed innovare l’interoperabilità tra gli Stati in vista di una prossima guerra in Europa.
L’Alleanza ha stabilito che in caso di attacco alla propria sfera d’influenza verranno dispiegati circa 300.000 soldati, come parte del Corpo di Reazione Rapida.
Di questi già 100.000 sono presenti in Europa orientale, soprattutto in Polonia e Romania, con le riserve che arriveranno a giugno per completare l’avanguardia “difensiva” dell’Occidente.

Gli Stati Uniti a Bruxelles hanno ribadito che l’Ucraina aderirà alla NATO, ignorando dunque oltre due anni di guerra e la situazione disastrosa che Kiev sta esperendo sul campo.
Il Ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha dichiarato che la NATO ha deciso di istituire una spedizione in Ucraina, premurandosi di precisare che ciò non significherebbe un ingresso diretto nello scontro.
Varsavia ha parlato di un gruppo che opererà in Ucraina per incentivare le capacità di coordinamento, addestramento e pianificazione della NATO per sostenere Zelensky.
A corroborare l’idea di una presenza più corposa e massiccia della NATO a ridosso della Russia sono soprattutto gli Stati del Baltico, i quali ritengono che preservare la neutralità dell’Ucraina darebbe “luce verde per una nuova aggressione”.

E proprio sull’Ucraina si è lungamente discusso degli aiuti, con il Ministro degli Esteri ucraino Kuleba che ha esortato ad inviare il più presto possibile i sistemi Patriot.
A tal proposito, uno degli obbiettivi dell’ultimo vertice era proprio quello di dotare l’Alleanza di un conto da 100 miliardi di euro per il finanziamento quinquennale della difesa ucraina.
Secondo le prime indiscrezioni dell’Ansa, il progetto è molto velleitario e difficilmente si realizzerà.
Secondo Stoltenberg, gli Stati dovrebbero abbondare l’assistenza bilaterale e ragionare in termini collettivi ed adottare un piano comune all’interno dell’Alleanza.

Il Cremlino ha già chiarito che con l’Occidente è scontro diretto e il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha asserito che “di fatto le relazioni tra Russia e NATO sono ormai scivolate al livello di un confronto diretto.”

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