di Fabio C. Maguire
Le autorità israeliane hanno pubblicato un immagine dove vengono riportate delle zone sicure in cui i palestinesi possono rifugiarsi e stabilizzarsi in attesa di ulteriori indicazioni.
Sono oltre seicento le aree segnalate che dovrebbero aiutare i civili a scappare dalle atrocità della guerra nel disperato tentativo di minimizzare le vittime.
Un determinato braccio dell’IDF dovrebbe poi occuparsi di comunicare ai civili palestinesi quali punti siano protetti e privi di pericoli.
Ma la mappa divulgata dai servizi israeliani è una vera presa in giro, così come riportato anche da Haaretz che scrive di una “confusa ed ironica mappa di evacuazione dell’IDF per i palestinesi a Gaza”.
L’autore dell’articolo, Anshell Pfeffer, ha rivelato che la mappa in questione era stata realizzata oltre mezzo secolo prima e illustrava le aree edificabili a Gaza durante l’occupazione israeliana dell’insediamento.
Infatti, le informazioni fornite ai palestinesi sono caotiche e confusionarie, spesso contraddittorie.
Secondo il Washington Post, il sistema high-tech israeliano si è dimostrato insufficientemente adeguato ad affrontare la brutalità della guerra.
Il Post scrive che “nel caos dei combattimenti, le direttive israeliane sono confuse, vaghe e illogiche”, cosicché è successo che gruppi di sfollati sono stati mandati da un campo di combattimento all’altro.
Anche Reuters scrive sulla questione in un articolo intitolato: “Israele ordina agli abitanti di Gaza di fuggire e bombarda laddove li indirizza.”
I civili palestinesi stanno vivendo in condizioni disumane, in posti insani, sovraffollati e insalubri, come anche riportato dal Commissario delle Nazioni Unite, Volker Turk, il quale ha parlato “dell’orrore sempre più profondo” che i palestinesi stanno affrontando.
Turk ha proseguito condividendo con Al Jazeera le esperienze dei suoi colleghi li presenti e che hanno descritto la situazione come “apocalittica”.
In queste circostanze, esiste un rischio ancora più alto di crimini atroci.
Sempre Haaretz, con Amira Haas, ha eseguito un calcolo dettagliato riguardo al sovraffollamento dei campi nei quali i palestinesi sono costretti a vivere.
“Lo scenario horror del sud di Gaza: 18.000 persone per km quadrato senza acqua ne elettricità”, ha tuonato la rivista israeliana in prima pagina.
Attualmente sono state assassinate 16.248 persone, di cui 7.112 bambini e 4.885 donne.