Da chi ha votato sì alla transizione ecologica a chi tifa per gli ucraini e il battaglione Azov, da chi si strusciava con Meloni e Salvini, mentre noi ci battevamo contro il Green Pass, a chi non si è mai visto in piazza… troppe liste con candidati così.
Il 25 aprile ha sempre diviso gli italiani, per noi contano questi 30 mesi di lotta unitaria… e che nessuno li utilizzi come proprio strumento!
Machiavelli non c’è mai piaciuto!
Di massoni, cinesi, infiltrati e comunisti vi avevamo già parlato…
di Giuliano Castellino
Il mondo del dissenso si sta facendo, ancora una volta, mettere all’angolo.
Urge riconquistare il centro del ring e tornare ad alzare la guardia, in primo luogo per difendersi da chi tenta di utilizzare il NOSTRO mondo per il proprio tornaconto partitico.
Ma andiamo con ordine: bene ha fatto il dottor Frajese su Rete 4 a rimarcare le nostre posizioni su vaccinazioni di massa e Green Pass, ma, davvero, non basta questo per rappresentare la resistenza e, soprattutto, è giunto il tempo della controffensiva!
Il popolo del dissenso, quello radicalmente anti-sistema, quello che qualcuno sta tentando di usare come fosse un taxi per arrivare in parlamento, ha davvero bisogno di rappresentanti preparati ed autentici, capaci di lanciare una sfida al regime che sia a 360 gradi: una lotta di liberazione nazionale credibile, popolare e proiettata verso il futuro… e per avere le carte in regola in questo senso bisognerebbe provenire da questo mondo, nato il 7 marzo 2020.
Un popolo forgiato dalla protesta e dalle piazze, dalle assemblee di base e dalle lunghe riunioni, dagli incontri e dagli Zoom, forgiato anche dalle liti e dalle incomprensioni.
Solo chi ha vissuto certe esperienze sa di cosa sto parlando…
Parlo della nostra gente… bagnata dagli idranti della Polizia, segnata di viola dai manganelli del regime e rafforzata dall’apartheid della carta verde!
Benedetta da Viganò e formata dalle letture di Fusaro.
Fans di Mel Gibson e Novak Djokovic, che ha pianto per De Donno e Montagnier.
Un mondo che ha radici nel trumpismo, che ricorda i caduti di Capitol Hill, tifa per i Proud Boys e che, oggi, versa lacrime di rabbia e di dolore con la famiglia Dugin ed il popolo russo per la morte di Daria, gridando che il suo nome non ci permette resa e che nel suo nome innalziamo una promessa di vittoria contro la tirannia globalista!
Quindi, come già detto più volte, essere liquidati solo come “no vax” non va affatto bene!
Anzi, in questa campagna elettorale, dove non ci sono né restrizioni né emergenza Covid, ci sembra sia la “bandierina” facile facile che qualcuno ama sventolare in TV per abbindolare il popolo del dissenso, sempre in buona fede e lontano da politicume, politicanti e politichese, tra l’altro, sia detto per inciso, stiamo ancora aspettando risposta da molti candidati del cosiddetto dissenso in materia di punti fermi.
In poche parole, oggi ci sembra fin troppo facile fare i “no vax”, potevate farlo un anno fa… Dove eravate?
Oggi, se volete davvero essere dei resistenti o degli anti-sistema, o rappresentare il NOSTRO mondo, al di là delle caricature tanto care al mainstream, serve di più: quali sono le posizioni sulla guerra in Ucraina? E su Nato, Wto e nuovo ordine mondiale?
Su privatizzazione dell’acqua, transizione ecologica, identità digitale, resilienza e Pnrr?
Lo ripetiamo: molti di voi, compresi quelli che oggi vengono alla ribalta per altre vicende, che poco ci interessano, in piazza – in questi 30 mesi – non li abbiamo mai visti.
Anzi, molti addirittura ce li ricordiamo indossare mascherine nazionaliste, altri sostenere il battaglione Azov in Ucraina, altri ancora non dare nemmeno un segno di solidarietà per i manifestanti no green pass picchiati ed arrestati a Roma, Milano e Trieste dalla Polizia, magari mentre loro erano candidati alle comunali con Lega e Fratelli d’Italia…
Italexit addirittura ha votato a favore della transizione ecologica e non ha denunciato che la privatizzazione dell’acqua è stata votata da un Parlamento senza Presidente del Consiglio…
Facciamo i seri. Non ci metteremo qua a fare nomi e cognomi di chi negli ultimi anni è stato candidato appoggiando la “qualunque”… affari loro, da tempo diciamo “non ci importa da dove si proviene, ma uniamoci per le libertà”, ma la resistenza non permetterà giochi di entrismo, cavalli di Troia, tatticismi politici, cose che ad alcuni piacciono tanto.
Milioni di italiani hanno lottato e sofferto sulla propria pelle per questa battaglia di libertà, la resistenza al Great Reset sta lasciando sul suo cammino e nella sua storia di lotta e insorgenza martiri e caduti… alcuni hanno fatto mesi e mesi nelle patrie galere, un paio sono ancora nei lager di Stato e in tanti sono sotto processo o indagati… sempre mentre voi “pomiciavate” con Salvini e Meloni o tifavate per l’Ucraina manovrata dagli stessi poteri che ricattavano gli italiani mettendo a rischio pane e libertà, troppo facile adesso dismettere le mascherine tricolori…
Ci scuserete se non è facile per noi dimenticare la vostra esultanza per qualche eletto nei municipi con le liste della Lega mentre noi eravamo in prigione e Salvini appoggiava Draghi e chiedeva che noi marcissimo dentro una cella nel vostro più assordante silenzio… un silenzio accompagnato magari da un green pass utile per continuare a fare la vostra comoda vita da politici e benestanti.
E c’era pure qualcuno che fondava un Movimento con un socio di Soros o di una Ong pro accoglienza, mentre le nostre docenti, gli insegnati e i sanitari lottavano nelle piazze e nelle aule di tribunale per difendere salario e occupazione contro Conte e Draghi…
Se fino a un paio di anni fa si “giocava”… ora non più.
Quindi sia chiaro: serietà e rispetto per la resistenza e per i resistenti!
Non cerchiamo né polemiche da pollaio né sta a noi distribuire patenti da resistenti,
ma la RESISTENZA la sentiamo come nostra, appiccicata sulla nostra pelle, per essa, NOI, abbiamo fatto scelte radicali, nette, precise, senza se e senza ma…e pagato…
come nessuno!
Quindi, ora, non permetteremo a nessuno di giocare al piccolo Machiavelli… questa storia ci appartiene: tutti benvenuti, senza veti, curriculum, esclusioni, ma abbracciando valori e principi del dissenso, non utilizzandolo… come farebbe il peggior politicante.